Iva Zanicchi racconta il ricovero: “In ospedale ho passato momenti bui”

Iva Zanicchi, da poco uscita dall’ospedale dopo un ricovero per Covid, racconta a Storie Italiane quello che ha vissuto in quei giorni.

Ad inizio settimana Iva Zanicchi è stata dimessa dall’ospedale ed ha potuto fare ritorno a casa. L’81enne conduttrice e cantante ha vissuto un periodo drammatico dopo aver contratto il coronavirus. Sin da subito ha avvertito forti dolori e dopo qualche giorno è stata costretta al ricovero poiché il virus aveva attaccato i polmoni. Tutto per fortuna si è concluso per il meglio ed il giorno stesso delle dimissioni Iva ha voluto ringraziare tutti i medici dell’ospedale per lo straordinario lavoro che fanno quotidianamente.

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La puntata di questa mattina di Storie Italiane si è aperta proprio con un intervento telefonico della Zanicchi. La conduttrice Eleonora Daniele ha ricordato al suo pubblico quando accaduto alla collega ed ha annunciato il collegamento. Le prime parole di Iva sono state di ringraziamento per i medici: “Ringrazio tutti i medici e gli infermieri, hanno curato benissimo ogni paziente pur lavorando in condizioni disastrose, bardati per otto ore, senza poter neanche andare in bagno”.

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Iva Zanicchi: “In ospedale ho vissuto momenti bui”

L’ospite successivamente spiega come si è evoluta la malattia: “Inizialmente avevo forti dolori alle ossa, non volevo andare in ospedale. Le cose poi sono peggiorate perché il virus ha preso i polmoni. Ho fatto una visita in ospedale e mi hanno detto: ‘Lei oggi da qui non esce'”. Proprio in ospedale ha temuto che le cose sarebbero volte al peggio: “Ho avuto dei momenti bui”, spiega confidando di aver temuto di non farcela.

Per fortuna le sue condizioni di salute sono migliorare gradualmente fino a che non le è stato permesso di tornare a casa. In questo periodo di degenza la Zanicchi ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà e di affetto, una cosa che le ha fatto molto piacere. In particolar modo quelli dei colleghi: “Mi ha scritto anche Milva, che non sentivo da molti anni, ma non voglio fare nomi perché sono stati davvero molti”.

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