Il piano segreto di Conte per il Natale in famiglia: dipende dall’RT

Il governo ed il cts hanno preparato un piano attraverso il quale si cerca di permettere a tutti di passare un Natale più tranquillo.

Le misure messe in atto a partire da venerdì 6 novembre hanno lo scopo di bloccare la crescita dell’indice Rt nazionale. In quella data, infatti, l’Rt era giunto sino al livello 1,7. Era imperativo, dunque, imporre delle restrizioni di maggior peso per bloccare la crescita e cercare di fare diminuire la percentuale tra tamponi e positivi. Secondo i dati pubblicati ieri dall’Iss, la prima lieve flessione si è già verificata: l’indice Rt nazionale, infatti, è sceso ad 1,4.

Leggi anche ->Insegnanti negazionisti insultano gli studenti con la mascherina: “Siete covidioti”

Nulla per cui esultare ancora, visto che l’obiettivo del governo e del comitato tecnico-scientifico è quello di riportare l’indice sotto 1. Solo in quel caso, infatti, la diffusione del contagio può dirsi sotto controllo, poiché significherebbe che per ogni persona positiva il rischio di contagio è di 1:1. Lo ha ribadito nelle scorse ore anche Franco Locatelli, il quale ha chiesto agli italiani due settimane di ulteriori sacrifici per poter arrivare al 4 dicembre con indicazioni ancora più positive.

Leggi anche ->Lockdown generalizzato, l’allarme di Ricciardi: “Si decide in due settimane”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Il piano segreto di Conte per un Natale in famiglia

La strutturazione del Paese in zone di rischio è finalizzata proprio a questo risultato. Attuare misure più drastiche dove l’indice di contagio è più alto, dovrebbe permettere tamponare le situazioni di emergenza e farlo abbassare più rapidamente. Lo stesso Locatelli ha spiegato che proprio il calo drastico dei contagi in Lombardia, Piemonte e Sicilia (regioni in cui sono state richieste misure più restrittive) ha permesso al Rt Nazionale di scendere sino a 1,4.

La speranza è che si possa arrivare al prossimo 4 dicembre con un indice pari o inferiore ad 1. In questo caso tutte le regioni d’Italia potrebbero essere spostate in zona gialla e tutti gli italiani si potrebbero godere le festività natalizie senza troppi timori o restrizioni. Anche in questo caso, tuttavia, l’emergenza non può essere considerata come scongiurata, infatti per le feste dovremo in ogni caso accontentarci di piccoli raduni familiari.

Impostazioni privacy