Kamala Harris, chi è la prima vicepresidente donna, nera e indiana degli Usa

Kamala Harris ha scritto un nuovo capitolo nella storia americana. Scopriamo la vita e la carriera di questa donna straordinaria. 

(Scott Olson/Getty Images)

La Harris ha vinto le elezioni USA 2020 al fianco di Joe Biden. Questa vittoria la rende un’emblema nazionale perché è la prima donna nera ad ottenere il ruolo di vicepresidente degli USA. Kamala Harris è senza dubbio diventata il simbolo dei nuovi scenari politici che si apriranno dopo le elezioni.

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Fin dall’inizio Biden aveva dichiarato di volere una donna come sua vice, tanto che si era vociferato che potesse essere fiancheggiato da Michelle Obama. Quando il nome della Harris è diventato ufficiale, il duo ha avuto subito grande sostegno sia dall’ex presidente Obama sia dagli elettori. La nuova vicepresidente ha alle spalle una carriera brillante e ha delle idee indubbiamente progressiste.

Chi è Kamala Harris, vita privata e carriera politica

Classe 1964, cresce ad Oakland (California) con il padre di origini giamaicane e  la madre indiana. I genitori divorziano presto e la Harris cresce con la sorella Maya e la madre Shyamala Gopalan Harris. Durante la crescita ha come riferimento proprio il suo genitore che ai tempi era una ricercatrice per il cancro e attivista per i diritti civili. Kamala ottiene una laurea in legge alla Hasting (California) e inizia una brillante carriera giuridica nella contea di Alemanda. La Harris è sposata con Douglas Emhooff e non ha figli. Suo marito sarà il primo ad assumere la qualifica di “second gentleman” degli Usa.

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Il successo non tarda ad arrivare e nel 2003 diventa la procuratrice distrettuale di San Francisco. Sarà subito un baluardo delle minoranze in quanto dal 2011 al 2017 è la prima procuratrice donna, nera e asiatica della California. Sempre nel 2017 è nominata senatrice dello Stato. E’ proprio nella sua città natale che lancia la sua candidatura per la Casa Bianca, ma non riesce a conquistare gli elettori. La sua corsa finisce a dicembre 2019 e a marzo sostiene pubblicamente Biden dicendo che l’avrebbe aiutato a diventare il prossimo presidente Usa. Kamala Harris è stata anche criticata per l’essersi dichiarata una “procuratrice progressista“. E’ stata spesso accusata di aver combattuto i reati in modo troppo duro (in particolare quelli commessi dai neri) e di non essere intervenuta abbastanza per limitare la brutalità della polizia di Los Angeles. “Kamala is a cop” (Kamala è una poliziotta) è un ritornello molto conosciuto nell’ala più progressista del partito liberale. Prima di dimettersi da procuratrice ha aperto delle indagini sui diritti civili in due dipartimenti di polizia in California e ha ideato un database sull’uso della forza degli agenti.

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