Coronavirus, Conte gela i ristoratori: “Iva al 4%? Spesa eccessiva”

Nessuna novità nel dl ristori bis legato al Coronavirus, Conte gela i ristoratori: “Iva al 4%? Spesa eccessiva”.

(screenshot video)

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando del nuovo Dpcm in vigore da oggi, nel corso della sua partecipazione al food festival del Corriere della Sera, ha chiarito che le disposizioni non hanno alcun intento punitivo. “Non stiamo dando schiaffi a nessuno. Non c’è una deliberata volontà di penalizzare qualcuno”, sono le sue parole.

Leggi anche: Coronavirus Napoli, Ricciardi insiste: “Ci vorrebbe il lockdown”

Invece, il premier definisce il virus con la metafora di “un treno che corre, oggi c’è bisogno di ulteriori riduttori della velocità”, altrimenti “questo treno ci viene addosso”. Anche vista l’occasione, al centro dell’intervento ci sono gli interventi a favore dei ristoratori e affini: “Nel decreto ristori bis ci sarà un fondo ad hoc per mettere risorse in caso di variazioni tra zone gialle, arancioni e rosse”.

Leggi anche: Lombardia zona rossa | Galli | ‘A Milano inizia una durissima battaglia’

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Ristoratori, Conte frena su taglio dell’Iva nel dl ristori

Nel dl ristori bis – ha spiegato Conte – “c’è il credito di imposta al 60% sugli affitti, di ottobre, novembre, dicembre, lo stop dei contributi previdenziali per i dipendenti e il rinvio dei versamenti per chi ha gli Isa, gli indici sintetici di affidabilità”. Più complicata appare la riformulazione dell’Iva, che invece è al centro delle proteste di molti ristoratori: “Un intervento sull’Iva così secco, al 4%, prevede un’esposizione di spesa eccessiva, la vedo complicata. Vedo una rimodulazione dell’Iva nell’ambito di una più complessiva riforma fiscale”.

Conclude Conte: “Come avrete visto ci siamo resi conti che i ristori messi in campo erano modesti e li abbiamo raddoppiati, moltiplicati. Chi ha già ricevuto dei contributi, li può raddoppiare. Faccio un esempio: un piccolo ristorante che nel precedente lockdown aveva ricevuto 2600 euro va a prendere 5200. Abbiamo moltiplicato i contributi a fondo perduto e rispetto alle nostre deliberazioni bastano all’agenzia delle Entrate un paio di settimane per accreditare i fondi sui conti correnti”.

Dpcm Conte misure

Impostazioni privacy