Coronavirus, mascherine a scuola: vanno tenute anche al banco

Nel nuovo Dpcm con le norme di contenimento Coronavirus, novità sulle mascherine a scuola: vanno tenute anche al banco.

(Diana Bagnoli/Getty Images)

Il nuovo Dpcm, che stabilisce regole diverse sull’intero territorio nazionale in base alle regioni di appartenenza, introduce anche dei cambiamenti anche nelle regole per la scuola. Stabilita la didattica a distanza al 100% per tutte le scuole superiori. Quelle di grado inferiore continueranno in presenza. Tutti ciò con l’obbligo di mascherina per tutti i bambini dai 6 anni in su.

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Un provvedimento che è stato contestato, ma in futuro potrebbero arrivare anche scelte più rigide per le scuole. Nel frattempo viene confermato lo stop alle gite scolastiche. Le riunioni di organi collegiali potranno avvenire solo da remoto. Il Ministero dell’Istruzione sta chiarendo in queste ore cosa comportano le nuove norme introdotte.

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Mascherine a scuola anche al banco: novità su Dpcm Coronavirus

(Diana Bagnoli/Getty Images)

Si spiega che le misure sono a carattere nazionale e nelle secondarie di secondo grado il 100% delle attività si svolgerà tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Le uniche eccezioni riguardano la frequenza in presenza per usare i laboratori, per gli alunni con disabilità e, in generale, con bisogni educativi speciali, al fine in questo caso di garantirne l’inclusione. Introdotto l’uso obbligatorio di dispositivi di protezione individuale anche una volta seduti al banco.

In questo caso, l’eccezione riguarda i bambini di età inferiore ai 6 anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso di tali dispositivi, per intenderci le mascherine. Anche se il provvedimento ha valore su scala nazionale, nel nuovo Dpcm sono previste misure più restrittive per la scuola nelle aree con scenario di “massima gravità”, caratterizzate “da un livello di rischio alto”. Si tratta di aree che saranno comunque determinate con apposita ordinanza del Ministro della Salute. Con tali misure rimarrebbero in presenza la scuola dell’infanzia, i servizi educativi per l’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado.

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