Angela di Mondello: “Ho rubato, ma l’ho fatto per mio figlio morto”

Ospite a ‘Live non è la D’Urso’, Angela di Mondello ha confidato di aver rubato in un negozione, ma spiega il perché l’ha fatto.

Nei mesi scorsi, con un fenomeno tutto italiano, Angela di Mondello è diventata un personaggio pubblico e televisivo. La donna era stata intervistata mentre si trovava in spiaggia e quando il giornalista le ha chiesto se non avesse paura del Covid-19, lei infuriata ha risposto: “Non ce n’è Covid“. Quella reazione e quella frase pronunciata con un accento tipicamente siciliano sono divenute un fenomeno dei social e del web. La donna è stata citata per mesi, diventando persino un meme.

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Da fenomeno social a personaggio pubblico il passo è stato breve. Merito o frutto se preferite dell’attenzione che le ha riservato Barbara D’Urso nei suoi programmi in un primo momento e le testate giornalistiche dopo. Angela ha accettato il nuovo ruolo, ha spiegato che non è una negazionista e di recente ha ribaltato la sua prima dichiarazione pubblica riguardo la pandemia che ha colpito il mondo. In tutto questo si è creata una pagina Instagram ed ha un seguito da influencer.

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Angela di Mondello rivela: “Ho rubato, ma per contribuire al funerale di mio figlio”

 

 

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Angela di Mondello ieri sera è stata ospite della conduttrice campana a ‘Live non è la D’Urso‘. Nell’occasione ha ricordato un evento del passato di cui non va fiera, quando ha rubato in un negozio. Parlando dei suoi guai con la giustizia, la donna ha spiegato: “Suo padre aveva pagato tutto per il funerale di nostro figlio. Come madre mi sentivo una nullità e con quello stato d’animo sono andata a commettere un reato che giustamente ho pagato. Ho rubato in un negozio per contribuire al funerale di mio figlio. Non sono una criminale né una spacciatrice… L’ho fatto per mio figlio”.

La donna spiega inoltre di aver compreso la lezione dopo la morte del figlio ed ora non si sognerebbe mai di commettere un reato, nemmeno per una giusta causa. Alla D’Urso infatti dice: “Ho una figlia di 13 anni ed anche se guadagno 10-20 euro con dignità, se non posso permettermi qualcosa non gliela compro, dico di no. Ma per lui ho fatto tanto, sia io che la mia famiglia abbiamo dato tutto, perché non accettavamo l’idea che morisse”.

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