Gigi Simoni, chi era: carriera, storia e vita privata dell’ex allenatore

Gigi Simoni è morto oggi venerdì 22 maggio 2020. Scopriamo insieme la sua storia che lo ha reso simbolo della squadra che con Ronaldo arrivò vicino allo Scudetto e vinse la Coppa Uefa.

Gigi Simoni
(foto pubblico dominio)

Per i tifosi dell’Inter è l’uomo che gestì al meglio Ronaldo e colui che, se non fosse stato per i noti fatti poi emersi con Calciopoli, avrebbe vinto lo scudetto con l’Inter.

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Con quella squadra arrivò comunque a vincere la Coppa Uefa contro la Lazio. Gigi Simoni è stato soprattutto un grande uomo, un animo gentile come non ce ne sono più nel calcio. E anche per questo è sempre stato apprezzato da tutti al di là del tifo per questa o quella squadra.

La carriera di Gigi Simoni

Nato il 22 gennaio 1939 inizia la carriera come calciatore nelle giovanili della Fiorentina. Era nel Mantova di Edmondo Fabbri che nel 1961 venne promosso in Serie A e fu grande protagonista col Torino dal 1964 al 1967 dove formava una grande coppia con gigi Meroni. Dopo aver ottenuto una promozione dalla B alla A col Brescia chiude la carriera al Genoa dove rimane tre anni dal 1971 al 1974.

Da allenatore inizia proprio dal Genoa dove tornerà diverse volte nel corso della sua lunga carriera. Ha il record di aver ottenuto sette promozioni dalla Serie B alla Serie A con sette squadre diverse. Dopo tanti successi nel 1990 riparte dalla Serie C1 con la Carrarese, ma la sua carriera ha ancora molto da dire. Nel 1996 dopo l’esperienza alla Cremonese diventa allenatore del Napoli col quale a metà campionato è secondo in classifica dietro alla Juve. Poi dopo 10 partite senza vittorie viene esonerato, ma l’anno dopo viene ingaggiato dall’Inter di Moratti che gli affida una squadra con Djorkaeff, Zanetti e soprattutto Ronaldo appena arrivato dal Barcellona. Moratti lo esonererà l’anno dopo proprio mentre Simoni riceveva il premio della Panchina d’Oro per il campionato precedente.

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