Torino, uccise il padre violento: Alex andrà ai domiciliari a casa di un amico

Il Riesame di Torino ha stabilito la scarcerazione per Alex Pompa, il 18enne che la sera del 30 aprile ha ucciso il padre a coltellate per difendere la madre.

Alex Pompa, il 18enne di Collegno, alle porte di Torino, che la sera del 30 aprile scorso ha ucciso a coltellate il padre Giuseppe, 52 anni, per difendere la madre dall’ennesima aggressione nel loro appartamento di via De Amicis. Andrà ai domiciliari a casa del compagno di banco. I giudici del Tribunale del Riesame di Torino hanno disposto la scarcerazione del ragazzo, che dovrebbe avvenire in serata. “Cinque famiglie avevano dato disponibilità ad accoglierlo, un fatto che ci ha colpito” ha spiegato l’avvocato difensore Claudio Strata.

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La tragica vicenda di Alex Pompa

L’avvocato di Alex Pompa ha presentato un memoriale di 90 pagine e 200 messaggi audio per documentare la situazione della sua famiglia prima della tragedia. Il giovane ha sempre sostenuto di avere aggredito il padre per difendere la madre dalla sua violenza. E quest’ultima e il fratello maggiore Loris hanno confermato la sua versione dei fatti.

Quella maledetta sera Giuseppe Pompa aveva avuto l’ennesima crisi di gelosia perché un collega della moglie l’aveva salutata con una pacca sulla spalla al supermercato dove lavorava. “Vi ammazzo tutti, non ho paura della galera”, aveva urlato. I giudici sembrano aver avvalorato questa ricostruzione, mentre il pm che ha coordinato le indagini, Fabio Scevola, aveva parlato di un omicidio “per vendetta”.

Nei prossimi giorni, intanto, Alex tornerà a frequentare le lezioni a distanza all’Istituto alberghiero Prever di Pinerolo, dove dovrebbe svolgere l’esame di Stato a giugno. Sulla vicenda si era espressa di recente anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, dicendosi favorevole a permettergli l’ammissione all’esame di maturità.

EDS

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