Riaperture, il piano di Colao: fabbriche dal 4, negozi e bar dal 18 maggio

Il capo della task force Colao ha delineato un piano riaperture che prevede una graduale ripresa: si parte dalle fabbriche, negozi e bar successivamente.

In questi giorni ci sono 60 milioni di italiani che scalpitano in attesa che il governo comunichi quando si potrà tornare a lavorare o semplicemente quando si potrà tornare ad uscire di casa. Ai cittadini il premier Conte ha chiesto ieri pazienza, pubblicando un lungo post su Facebook in cui spiega il perché non sarà possibile aprire tutto e subito. In uno dei passaggi più significativi del messaggio del premier si legge: “Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina – spiega Conte – Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme”.

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Il presidente del consiglio spiega quindi che il governo si sta affidando agli esperti per poter creare un piano di riapertura che limiti al minimo la risalita della curva di contagio: ” Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico“. I dettagli di questo programma, di cui Conte sottolinea il carattere nazionale, saranno comunicati a breve: “Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”.

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Il piano di Colao per le riaperture

Come sappiamo ormai da giorni il governo ha creato una task force guidata da Vittorio Colao per redigere il piano riaperture della fase 2. I dettagli di questo programma non sono ancora certi, ma nelle scorse ore sul web sono emerse alcune anticipazioni. Il 4 maggio riprenderebbe solo l’attività nelle fabbriche, dove dovrebbero rimanere chiuse sia le mense che i reparti non necessari alla produzione. Tutti i lavoratori dovranno indossare le mascherine e il distanziamento sociale sarà la regola base da rispettare. Per facilitarla dovranno essere previsti orari flessibili di lavoro, con turnazioni che prevedono turni anche ad ora tarda.

Per quanto riguarda le altre attività, come bar, negozi e ristoranti, bisognerà attendere invece il 18 maggio. I 14 giorni di distanza tra la riapertura delle fabbriche e queste attività serviranno a valutare l’incidenza sulla curva dei contagi che il ritorno al lavoro avrà avuto. Mentre lo smart working sarà prolungato, dove possibile, per le attività in cui tale distaccamento dal luogo fisico non sarà possibile si provvederà ad aggiungere turni lavorativi il sabato e la domenica per distribuire nell’arco della settimana i lavoratori. Probabilmente per i negozi sarà possibile rimanere aperti fino a tarda sera.

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