Priscilla scompare a 15 anni, trovata morta a casa dello zio: “L’ho stuprata e uccisa”

L’adolescente Priscilla è scomparsa da casa a fine febbraio. Gli investigatori ne hanno trovato il cadavere pochi giorni fa, a casa dello zio.

Durante la quarantena dovuta al Covid-19, il numero dei femminicidi avvenuti in Argentina sembra essere aumentato a dismisura. L’ultimo riguarda una ragazza di appena 15 anni che era scomparsa di casa da quasi due mesi. L’adolescente, Priscilla, era uscita lo scorso 23 febbraio da casa dei genitori a La Banda, Santiago de l’Estero. Da quel giorno nessuno ne aveva avuto più notizie.

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I genitori hanno denunciato la scomparsa poche ore dopo che la figlia era uscita. Priscilla, infatti, non rispondeva al telefono e nessuno dei suoi amici sapeva dove fosse. Le ricerche sono durate oltre un mese ed alla fine il cadavere della ragazza è stato trovato a casa dello zio Ruben Avila. Il corpo della 15enne era in stato avanzato di decomposizione, il che fa presumere che fosse morta già in febbraio. Il coroner ha trovato tracce di violenza fisica e sessuale.

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Priscilla stuprata e uccisa a 15 anni, lo zio confessa

I sospetti sono ricaduto ovviamente sull’uomo, il quale si trovava già in carcere dal 9 marzo scorso. A quanto pare è stato arrestato dopo la denuncia di un’altra ragazza. Ruben l’aveva aggredita e cercato di violentarla. Quando gli agenti l’hanno interrogato sul cadavere della nipote, questo ha ammesso di aver stuprato e ucciso Priscilla. Un caso inquietante che si somma ad una serie di femminicidi avvenuti proprio nel periodo della quarantena. Il più scioccante finora era stato quello avvenuto in Messico, dove un estraneo aveva atteso che una donna uscisse per poter stuprare la figlia 14enne.

Fabio Scapellato

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