Coronavirus Spagna | riaprono attività non essenziali ma è polemica

La situazione Coronavirus Spagna viene interessata da un significativo aggiornamento, con la fase 2 che scatta da oggi ma non senza discussioni.

Coronavirus Spagna
Situazione Coronavirus Spagna riaprono alcune attività non essenziali FOTO Getty Images

La situazione Coronavirus in Spagna ha presentato ogni giorni risvolti estremamente tragici, al pari dell’Italia. Soprattutto a Madrid i morti sono stati a migliaia, con gli ospedali pienissimi ed il cui personale ha dovuto fare i salti mortali per poter svolgere il proprio arduo compito nel salvare più vite possibile.

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Adesso, dopo due settimane di blocco totale, il picco sembra essere arrivato e passato. Il bollettino Coronavirus in Spagna riferisce, stando ai dati di lunedì 13 aprile 2020, di 166.831 con 17.209 morti e 62.391 guariti. Ora però ci sono i primi tentativi di risollevare la testa e di ripartire. Riaprono da oggi infatti alcune attività definite non essenziali, quali uffici, industria ed edilizia. Questo avviene però con il parere assolutamente contrario di operatori sanitari ed anche di tanti rappresentanti politici, in particolar modo delle amministrazioni locali e regionali. Ad esempio la Catalogna non avrebbe affatto voluto procedere in tal senso.

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Coronavirus Spagna, gratis sui mezzo pubblici 10 milioni di mascherine

Permane comunque la chiusura per tutti i luoghi di aggregazione come scuole, cinema, teatri, ristoranti, bar ed altri locali. Comunque, per le attività lavorative che hanno ripreso a funzionare, c’è l’obbligo assoluto di rispettare le misure di sicurezza ormai note a tutto il mondo. Ovvero utilizzare guanti e mascherine protettive, rispettare le distanze di almeno un metro da individuo ad individuo ed anche utilizzare disinfettanti. Intensificati anche i controlli nelle strade, mentre sui mezzi pubblici vengono distribuite gratuitamente 10 milioni di mascherine per chi non ha altre alternative negli spostamenti. Per quanto riguarda il mondo, i casi di Coronavirus vedono gli Stati Uniti detenere il primato di casi di contagio con 561.103 infetti e 22.106 morti. Sono 41.730 i guariti. L’Italia conta invece 156.363 infetti e 19.899 decessi.

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