Marito e moglie da 55 anni, scelgono il suicidio assistito in coppia

Una coppia sposata da 55 anni ha deciso per il suicidio assistito in coppia: così da poter concludere il loro lungo viaggio insieme.

Qualche tempo fa Arrigo Crisciani, 81 anni, ha scoperto che la malattia che lo affliggeva da tempo era incurabile e che presto sarebbe morto. Una notizia dura da accettare, ma che l’uomo ha deciso di prendere di petto. Di comune accordo con la moglie, Monika Schnell (77 anni), ha optato per il suicidio assistito in Svizzera. Pare infatti che anche le condizioni di salute della moglie non fossero ottimali e che, sebbene avesse davanti un periodo di vita più lungo del marito, abbia deciso di compiere questo passo insieme a lui.

Leggi anche ->Alessandra Giordano, la verità del fratello sul “suicidio assistito” in Svizzera

Per la donna la morte del marito sarebbe stata troppo dolorosa da affrontare, così, dopo aver concordato con Arrigo il passo da compiere i due hanno convocato i figli per informarli della decisione. Le tre figlie hanno accettato la volontà dei genitori e tutta la famiglia Crisciani ha affrontato il viaggio in Svizzera per passare insieme gli ultimi momenti di vita dei due genitori.

Leggi anche ->Stefano Gheller ci ripensa: “non voglio più il suicidio assistito”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Sposati da 55 anni, affrontano il suicidio assistito insieme

Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Piccolo’, la coppia è stata assistita nella procedura dall’associazione ‘Pegasos Swiss Association‘, che ha affittato loro una casa a Basilea. Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro che ha come finalità quella di aiutare le persone nelle loro ultime ore di vita. La storia d’amore di Arrigo e Monika si è conclusa da qualche ora. A parlarne è la figlia Raffaella che al quotidiano ha dichiarato: “Quando io e le mie sorelle siamo entrate nella stanza e mamma e papà ormai erano spirati non c’ era sofferenza nei loro volti. Le loro vite erano una cosa sola, hanno scelto una fine dignitosa. Oggi ci mancano, ma è una nostalgia dolce. In questi giorni vedo in tv le persone che muoiono da sole in ospedale a causa del virus… penso che noi abbiamo avuto il privilegio di vivere un lungo addio, sereno”.

Impostazioni privacy