Morte piccolo Diego, i carabinieri: “Ecco come abbiamo trovato il corpo”

I carabinieri che hanno trovato il corpo del piccolo Diego, hanno spiegato come i cani molecolari siano riusciti a rintracciarlo.

La speranza dei genitori di Diego, bimbo di 3 anni scomparso ieri nel materano, si sono spente questa mattina all’alba, quando i carabinieri hanno ritrovato il suo corpo esanime. Le ricerche erano partite ieri, poco dopo che i genitori del piccolo ne avevano denunciato la scomparsa, affidandosi anche ad appelli nazionali condivisi da ‘Chi l’ha Visto?‘ e ‘Quarto Grado‘. Carabinieri con unità cinofile, Vigili del Fuoco e volontari hanno battuto la zona di Metaponto di Bernalda (Matera) per tutta la notte.

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Intervistato, il tenente colonnello dei Carabinieri di Matera, Antonio Mancini, ha spiegato: “Lo abbiamo ritrovato grazie ai cani molecolari con il volto a terra, per metà nel fango. Probabilmente è scivolato nel fiume”. Escluso sin da questa fase preliminare, dunque, che il piccolo possa essere stato rapito e ucciso. In ogni caso, prima di pronunciarsi in maniera definitiva sulla morte di Diego, si attenderanno i risultati dell’autopsia prevista per lunedì.

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Morte piccolo diego: l’andamento delle ricerche

Il tenente colonnello occupatosi delle ricerche, spiega che la pista da seguire è stata trovata sin dall’inizio e che grazie a questo i cani sono stati: “portati nella direzione giusta grazie a un’impronta di scarpa del piccolo e all’odore di un indumento del bimbo portato ai cani stessi per mettersi sulle sue tracce”. Le ricerche, dunque, si sono prolungate solo perché il letto del fiume si era ingrossato ed il corpo del piccolo era nascosto: “(le ricerche, ndr) andate avanti tutta la notte da parte dei vigili del fuoco con i canotti, ma l’acqua del letto era alta e presumibilmente il corpo era totalmente sott’acqua. Era impossibile trovarlo“.

Il tenente colonnello effettua anche una prima ricostruzione della dinamica dell’accaduto: “Il bambino è stato individuato dai cani, avevamo avuto subito l’indizio ieri dal cane di famiglia, un corso, che era rientrato tutto bagnato. Purtroppo Diego ha camminato circa 500 metri in una zona dove si trovava a suo agio, una specie di parco giochi naturale perché è cresciuto lì, in campagna. Poi è arrivato all’argine del fiume, che è alto circa un metro e mezzo. Quasi sicuramente è scivolato”. Si propende, come spiegato sopra, per il tragico incidente, anche perché sul corpo del bimbo non c’erano segni di violenza evidenti.

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