Quando torneremo a viaggiare dopo il Coronavirus

Le stime su quando finirà la pandemia di Coronavirus e potremo tornare a viaggiare

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Coronavirus, quando si tornerà a viaggiare

Il mondo è fermo. Chiuso per via della pandemia di Coronavirus, con circa 3 miliardi di persone rinchiuse nelle proprie case. Le piazze e le vie sono deserte, mentre gli ospedali sono purtroppo pieni. Ed è così in tutto il globo: da New York all’India, da Mosca a Madrid, da Roma a Parigi. E il numero delle persone in quarantena aumenta ogni giorno, così come i contagi e i morti. Una pandemia di cui si fatica ancora a vederne la fine, ma si intravede qualche tiepido bagliore alla fine del tunnel. E la domanda che tutti si fanno è: quando finirà la pandemia di coronavirus? Quando si tornerà a vivere normalmente, quando si tornerà a viaggiare?

Previsioni sulla fine della pandemia

Dal primo caso italiano di covid-19 è passato ad oggi più di un mese. Al 30 marzo i positivi in totale in Italia sono circa 97 mila di cui oltre 10 mila sono le persone decedute e 11 mila le persone guarite. Attualmente quindi le persone positive al coronavirus sono circa 76 mila con una leggera flessione percentuale sul numero dei contagiati. Sembra infatti che il virus stia rallentando, potremmo essere quindi probabilmente prossimi al picco e assistere finalmente a una fase discendente.

Sono state anche azzardate delle previsioni su quando si arriverà per ogni regione italiana a zero contagi. Si ipotizza che entro il mese di Aprile tutta Italia azzeri i contagi.

Ma attenzione il calo dei contagi, anche quando raggiungeremo zero, non significherà un ‘tana liberi tutti’, non vorrà dire tornare alle nostre vite normalmente. Le epidemie infatti lasciano sempre delle code e anzi sarà quanto mai necessario proprio quando saremo alla fine tenere ancora duro perché basterà davvero poco per far ripartire l’epidemia. Ciò significa che se avremo misure meno severe, dovremo comunque avere distanza sociale ed evitare assembramenti.

Ma quando avremo misure meno restrittive? E’ pressoché certo – sebbene ancora non ci siano state comunicazioni ufficiali – che la quarantena proseguirà così come lo è stata adesso per tutto aprile. Per maggio dipenderà molto da come andrà: se effettivamente sarà raggiunto e mantenuto lo zero dei contagi è possibile che alcune attività riaprano. Ma bisognerà valutare attentamente: si ipotizza di far tornare a lavoro solo quelli immunizzati e solo i giovani. In un contesto di così grande incertezza è quasi certo che le scuole riaprano a settembre.

Ci ritroveremo così a giugno, dove forse qualche passo in avanti si farà ancora, potremmo magari uscire con le dovute attenzioni e godere dell’aria aperta. La speranza è che in estate la situazione sia sotto controllo e che potremo tornare quindi ad una vita ‘quasi’ normale. Arriveremo poi al 31 luglio quando l’emergenza sanitaria lanciata dall’Italia il 31 gennaio ufficialmente finirà. Ma ciò non significherà che sarà finita la lotta al coronavirus, tutt’altro.

Ribadiamo che una pandemia infatti non è come una guerra che nel momento in cui finisce si può scendere tutti in strada a festeggiare. Anzi, non c’è un momento in cui finisce del tutto: l’attenzione deve essere sempre molto alta. Dovremo per parecchi mesi uscire con la mascherina e con i guanti, dovremo stare attentissimi ancora a lungo. L’allarme finirà davvero solo quando ci sarà un vaccino o dei farmaci realmente in grado di curare.

In ogni caso la vita normale, quella che conoscevamo fino a poco più di un mese fa, ci metterà – stando a diversi esperti – un bel po’ a tornare. Alcuni parlano addirittura di due anni, chi di un anno. Indubbiamente prima di andare ad un concerto con 400 persone intorno passerà un bel po’ di tempo e passeremo attraverso molte fasi intermedie.

Quando si potrà tornare a viaggiare

Il settore dei viaggi e del turismo è stato quello più duramente colpito dalla pandemia di coronavirus e sarà anche l’ultimo a poter rialzare la testa. I turisti torneranno ad affollare le nostre piazze e noi a viaggiare per il mondo solo quando la pandemia sarà definitivamente sconfitta in tutto il globo. Ryanair ha deciso di lasciare a terra tutti i suoi aerei e sospendere tutti i voli fino a fine maggio. Alitalia concede il rimborso per tutti i voli fino a giugno. Insomma la speranza è che in estate si possa tornare a muoversi, anche se verosimilmente solo in Italia.

L’Italia sarà molto probabilmente il primo Paese in Europa che uscirà fuori dalla crisi coronavirus. Sarà a qual punto essenziale evitare contagi di ritorno. Potremo quindi con più sicurezza muoverci all’interno del nostro territorio, riscoprendo l’infinita bellezza del nostro Paese.

Viaggiare per il mondo sarà possibile solo a pandemia finita ossia quando ci sarà un vaccino, ovvero si ipotizza non prima di un anno e mezzo. La speranza è che la quarantena in tutto il mondo – ovvero il non dare’gambe’ al virus- e magari la scoperta di nuovi farmaci antivirali possano accorciare questi tempi. Gli esperti però sono cauti e credono che prima di tornare ad affollare aerei e treni passerà quantomeno un anno, più verosimilmente due. Le prime vacanze post quarantena saranno quindi in Italia, con la mascherina a portata di mano.

Uno studio del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, prevede che cambieremo profondamente le nostre abitudini e non ci sarà una normalità a cui tornare. Mangeremo a km 0, compreremo sempre più online, le vacanze saranno vicino casa, preferiremo spostarci in bici e nei treni, così come nei cinema e nei teatri, i posti saranno distanziati. Inoltre ai fini della prevenzione e della mappatura dei contagiati sistemi tecnologici ci seguiranno ovunque soprattutto quando ci sposteremo per viaggiare.

Gli aeroporti e le stazioni diventeranno un luogo dove verremo controllati dalla misurazione della temperatura a tutti i nostri spostamenti. Per la sicurezza ci adatteremo, secondo gli esperti del MIT, un po’ com’è successo dopo l’11 settembre con le speciali misure di sicurezza adottate. Speriamo però che in questo cambio di normalità arrivi un vaccino che allontani le paure e ci permetta di abbracciarci di nuovo.

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