La stazione sciistica austriaca di Ischgl sotto accusa: sarebbe stata chiusa troppo tardi nonostante vi fossero già stati individuati casi positivi al Coronavirus.
Sono centinaia e provengono da Danimarca, Norvegia, Svezia, Germania e altri Paesi europei gli individui che sarebbero stati contagiati dal Coronavirus mentre si trovavano in vacanza a Ischgl, celebre località sciistica nella valle del Paznaun, in Austria. Ebbene, secondo Der Spiegel le autorità locali non avrebbero adottato provvedimenti per tempo, lasciando impianti e locali aperti anche quando era ormai noto che si trattava di un focolaio del famigerato virus, favorandone così la diffusione in mezza Europa. Un’accusa molto grave di cui ora i responsabili della struttura dovranno rispondere nelle sedi opportune.
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Ischgl, nota anche come la “Ibiza delle Alpi”, è una delle mete più famose e gettonate per sciare in Europa, oltre che per l’esibizione in concerto di artisti come come Lenny Kravitz, Mariah Carey, Robbie Williams, i Muse (il prossimo 2 maggio vi si sarebbe dovuto esibire Eros Ramazzotti, ma ovviamente l’evento è stato cancellato).
Il punto è che le sue attività non si sono fermate neppure dopo i primi tamponi che hanno confermato persone positive al Coronavirus. Piste e impianti sono stati chiusi sono il 12 marzo, quando il provvedimento è stato adottato da tutto il Tirolo. Per il momento la valle è stata posta in quarantena, ed è la stessa stazione sciistica a consigliare a tutti coloro che l’hanno frequentata dal 28 febbraio in poi di rimanere per due settimane in auto-isolamento.
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EDS