Emergenza Coronavirus: l’Europa chiude i suoi confini e sospende Schengen

Emergenza Coronavirus: l’Europa chiude i suoi confini con l’esterno e sospende il trattato di Schengen all’interno.

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Emergenza Coronavirus in tutta Europa, nella foto la Tour Eiffel a Parigi (LUDOVIC MARIN/AFP via Getty Images)

La pandemia di Coronavirus sta colpendo tutta Europa e non più soltanto l’Italia, con una rapidissimo aumento dei contagi in Spagna, Francia e Germania. I singoli Paesi sono stati costretti ad adottare misure progressivamente più restrittive, simili a quelle dell’Italia, con chiusure di scuole e università, musei, biblioteche, centri culturali, bar, ristoranti e negozi che non di prima necessità. La popolazione è stata caldamente invitata a restare a casa, se non obbligata. In Spagna è sceso l’esercito in strada.

Diversi Paesi si sono trovati ad adottare in modo repentino forti limitazione alla circolazione delle persone e agli spostamenti, dopo aver inizialmente sottovalutato la capacità del virus di diffondersi rapidamente. Non finisce qui, il blocco è stato esteso a tutta Europa e dalle 12.00 di martedì 17 marzo l’Unione Europea chiuderà i suoi confini: per 30 giorni sono sospesi tutti i viaggi essenziali verso l’Unione Europea e all’interno dei confini europei è sospeso il trattato di Schengen. Ecco in cosa consistono questi provvedimenti.

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Emergenza Coronavirus in tutta Europa: chiusi i confini e sospeso Schengen

L’Europa si blinda a causa del Coronavirus. L’elevata contagiosità con rapida diffusione e anche gravità del Covid-19, hanno costretto l’Unione Europea a prendere misure eccezionali, mai viste finora. Dopo il graduale blocco dei singoli Paesi, a cominciare dall’Italia, con quello che è stato chiamato “lockdown“, con chiusura di quasi tutti i negozi e limitazioni negli spostamenti della popolazione, ora rigide misure vengono prese anche a livello di Unione Europea. Finalmente, verrebbe da dire.

L’annuncio era stato dato già nel corso della giornata di ieri dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, che aveva anticipato di aver proposto “una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l’Ue, per trenta giorni, ma da prolungare se necessario“. Una chiusura totale dell’Europa verso l’esterno, con la sola eccezione per i cittadini europei che rientrano a casa, oltre che per il personale sanitario e i ricercatori.

Una misura fortemente restrittiva, ma necessaria per “non appesantire ulteriormente i sistemi sanitari“, aveva spiegato Von der Leyen. La chiusura della UE verso l’esterno è stata poi confermata ieri sera dal Presidente francese Emmanuel Macron, che ha parlato nuovamente ai suoi concittadini per annunciare ulteriori restrizioni in Francia, a seguito del rapido propagarsi dei contagi diCovid-19 nel Paese. Macron ha annunciato che la chiusura del confini europei sarebbe scattata oggi, martedì 17 marzo a mezzogiorno.

Non si tratta dell’unica restrizione, anche la libertà di spostamento all’interno dell’Unione è stata bloccata, con la sospensione del trattato di Schengen sulla libera circolazione. Una misura straordinaria mai presa finora con questa portata.

Già diversi membri dell’Unione, negli ultimi giorni, avevano annunciato lo stop libera circolazione interna prevista da Schengen: Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Estonia e Germania. Infine, anche la Spagna ha chiuso i suoi confini. A questi vanno aggiunti anche Svizzera e Norvegia, che pur non essendo membri dell’Unione Europea avevano aderito a Schengen.

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Bruxelles, il palazzo della Commissione Europea (Leon Neal/Getty Images)
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