14enne trovato morto impiccato, vittima di uno “scherzo” andato male

Liam Evans è stato trovato morto impiccato a 14 anni probabilmente a seguito di uno “scherzo andato male”, e non di un suicidio. 

La morte di Liam Evans, un ragazzo di 14 anni di Maidstone, in Inghilterra, trovato impiccato dal fratellino minore di 10 anni lo scorso 11 dicembre, potrebbe essere stata dovuta a uno “scherzo andato storto”. A sostenerlo è un medico legale chiamato a far luce sulla drammatica vicenda che ha visto protagonista e vittima un giovane promettente pugile, deceduto poche ore dopo il ricovoero in ospedale.

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Uno “scherzo” dietro alla morte di Liam Evans?

La morte di Liam Evans ha devastato la sua famiglia e i suoi amici al Sandwich Amateur Boxing Club, dove era conosciuto come “Little Rocky”. La novità è che nell’ambito dell’inchiesta aperta sul caso oggi un medico legale ha riferito di non aver trovato prove che il 14enne intendesse togliersi la vita, scusandosi con la sua famiglia per non essere stato in grado di fornire risposte certe.

Tutti ricordano Liam come un ragazzo “felice, compassionevole e sensibile”. Il detective sergente Julian Kyte, che ha indagato sulla sua morte, ha appurato che “si arrabbiava raramente” e se fosse stato arrabbiato lo avrebbe detto a tutti. Insomma, l’ipotesi del suicidio non reggerebbe (ma il condizionale è pur sempre d’obbligo). Molto più probabile che a tradirlo sia stato un non meglio precisato “gioco” finito male.

“Nessuna preoccupazione significativa in relazione al proprio comportamento – ha aggiunto -, l’unico problema era legato al peso di Liam. Penso che questo a volte lo abbia reso ansioso, a causa delle conseguenze sugli allenamenti e le gare di boxe”. Pare infatti che al momento del tragico epilogo fosse di 1,5 kg sopra il peso ottimale. Ma nessuno – a partire dal medico legale – crede che ciò abbia potuto indurlo a togliersi la vita in camera sua.

EDS

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