Alberto Zangrillo, chi è: storia del primario del San Raffaele di Milano

Questa sera a Che tempo che fa troveremo, tra i tanti ospiti, il primario del reparto di terapia intensiva Alberto Zangrillo. Scopriamo insieme la sua storia.

In questo periodo così duro, i veri eroi della nostra nazione non possono che essere i medici e le infermiere che ogni giorno cercano di contrastare la brutalità del Covid-19. Tra le menti più occupate, brilla particolarmente quella del primario di terapia intensiva del San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo. Il medico sarà ospite questa sera a Che tempo che fa, ma cerchiamo di approfondire al meglio la sua vita e carriera.

Alberto Zangrillo, carriera e vita privata

Nato a Genova nel 1958, Alberto cresce cullato da un grande sogno che diverrà presto realtà: diventare medico. Conseguito il diploma, il giovane ligure decide di spostarsi a Milano, per poter seguire la facoltà di Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione. È proprio durante il percorso accademico, e durante un fruttuoso tirocinio, che Alberto riesce a farsi notare ed entrare con il camice bianco al rinomato ospedale San Raffaele di Milano, dove in breve tempo (e con diversi riconoscimenti) riesce a diventare primario di terapia intensiva. Nel corso dell’emergenza coronavirus, Alberto è stato spesso intervistato per la rilevanza del suo ruolo.

La vita privata

Avvicinatosi agli schermi solo nell’ultimo periodo, spinto da un’imprescindibile necessità, Alberto è in realtà stato sempre molto riservato e della sua vita sentimentale conosciamo poco nulla. Il primario era apparso sui giornali a causa dei suoi rapporti con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Alberto infatti, notato dall’ex premier, sarebbe stato scelto come medico privato di Berlusconi, carica che l’aveva reso noto per un breve periodo.

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