Coronavirus%2C+Liguria%3A+i+turisti+si+autodenuncino+e+gli+alberghi+hanno+il+divieto+di+ospitarli
viagginewscom
/2020/03/09/liguria-coronavirus-turisti-zona-rossa/amp/
News

Coronavirus, Liguria: i turisti si autodenuncino e gli alberghi hanno il divieto di ospitarli

Il Governatore della Liguria, Giovanni Toti spiega che i turisti che sono arrivati in Liguria dalle aree di isolamento, dovranno auto-denunciarsi e sottoporsi all’isolamento. Inoltre, alberghi, case vacanze e altre strutture ricettive hanno il divieto di ospitare persone provenienti dalle zone rosse a meno che non siano importanti motivi familiari e lavorativi verificati.

Instagram

L’emergenza Covid-19 sta mandando nel caos l’Italia intera. Una emergenza importante, da affrontare con criterio che sembra però mancare agli italiani in alcuni momenti. Quando nella notte di sabato 7 marzo è infatti arrivata la “soffiata” inerente il Decreto Legge che imponeva l’obbligo di rimanere in Lombardia e in tutte le zone rosse, alcune persone sono fuggite. La Stazione Garibaldi di Milano all’una meno dieci di notte era stracolma di persone che hanno cercato di lasciare la Lombardia il prima possibile per raggiungere il Sud Italia. Ma non solo. Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ieri ha pubblicato sui suoi canali social una foto da brividi. La spiaggia di Boccadasse, per quanto all’aperto, era letteralmente invasa di persone, molti di questi, turisti provenienti proprio dalle aree rosse. La situazione è al limite della follia.

Turisti affollano la Liguria nonostante il divieto

Complici le mancate attuazioni concrete dei controlli dopo la pubblicazione del Decreto Legge e, soprattutto, l’incoscienza di molte persone, una enorme quantità di turisti si è riversata in Liguria. L’idea di stare bene in quel momento, fa pensare di non aver alcun tipo di rischio nel muoversi, dimenticando troppo spesso che il virus viaggia con le persone ed è molto contagioso. Si potrebbe essere positivi al Covid-19 anche senza avere sintomi, insomma. La parola d’ordine è restare a casa, ma sembra che nessuno lo stia capendo veramente.

La decisione di Toti: “Divieto di ospitare turisti da zone rosse, auto-denuncia e domiciliazione”

Così, in Liguria – come riporta Imperiapost, quotidiano di informazione locale – Giovanni Toti ha firmato nella serata di ieri una nuova ordinanza che impone la domiciliazione obbligatoria per tutti coloro che sono arrivati in Liguria dal 24 febbraio 2020 dalle zone cosiddette rosse e non siano residenti. Se, quindi, qualcuno ha pensato di andare in vacanza in Liguria e proviene dalle  province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro-Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Novara, Venezia, Asti, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli e Alessandria o dalla Regione Lombardia, dovrà auto-denunciarsi e mettersi in isolamento. Lo si deve fare mandando una e-mail all’indirizzo sonoinliguria@regione.liguria.it , oppure di telefonare allo 0105485767 e 0105488679 dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle 14,00 alle 16,00.

Strutture ricettive: stop ospiti turistici da zone rosse

Ma non finisce qui e così i titolari delle strutture alberghieri e turistico ricettive, oppure i proprietari e detentori di appartamenti ad uso turistico di tutta la Liguria avranno il divieto di ospitare soggetti che provengono dalle famigerate zone rosse. Toti ha dichiarato che sono misure estreme, ma è importante limitare i casi di contagio per non sovraffollare gli ospedali liguri che, a oggi, sono in una fase di relativa tranquillità.

L’ordinanza contiene del resto gli stessi obblighi che avrebbero a casa, ossia la domiciliazione e di non arrivare in Liguria se non per ragioni di estrema necessità.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

Pubblicato da
Selena Marvaldi