Filippo Cogliandro: chi è lo chef calabrese che ha sfidato il racket

Chi è Filippo Cogliandro, lo chef calabrese che ha sfidato il racket delle estorsioni, rifiutandosi di pagare il pizzo alla ‘ndrangheta.

Chef Patron del ristorante L’A Gourmet L’Accademia che dal 2015 è nel centro storico di Reggio Calabria, Filippo Cogliando è nato nel 1969. La sua storia personale è diventata nota qualche anno fa, perché lo chef ha sfidato la ‘ndrangheta.

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Infatti, è balzato agli onori della cronaca per la sua scelta di ribellarsi al racket delle estorsioni. Lo chef ha voluto con un gesto coraggioso dire basta a una pratica diffusa, non pagando il pizzo.

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Cosa sapere su Filippo Cogliandro, lo chef che ha sfidato il pizzo

(screenshot video)

La sua è una storia di amore per la sua terra, la Calabria: presentando il suo lavoro, lo chef sottolinea come il rispetto per le tradizioni del territorio sia al centro della sua cucina. Filippo Cogliandro ha voluto seguire l’esempio del padre Demetrio, che per primo si ribellò alla ‘ndrangheta, subendo anche un attentato dopo aver denunciato l’estorsore. A metà anni Novanta, apre il suo primo locale, con 12 coperti, ma lo chef non è lui: una sera che manca Gaetano, informatore scientifico in pensione, cuoco per passione lo sostituisce in cucina ed esplode la passione.

I suoi piatti hanno sempre maggiore successo nel corso degli anni: nel 2003 si sposta sul lungomare, perché gli affari iniziano ad andare veramente bene. Cinque anni dopo, alcuni ‘clienti’ lo avvicinano per chiedergli se volesse continuare a lavorare tranquillo. Le attenzioni sono rivolte anche ai fratelli di Filippo Cogliandro, che hanno un’altra attività. Lo chef si consulta in famiglia e scelgono di denunciare. Uno dei 2 estorsori viene arrestato, da quel momento in poi lo chef diventa un simbolo della lotta al racket, organizza cene di legalità e collabora con organizzazioni come Slow Food e Libera.

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