Addio a Lorenza Mazzetti, scrittrice e regista testimone delle stragi naziste

Lorenza Mazzetti, scrittrice e regista sopravvissuta alla strage della famiglia Einstein, è morta a Roma all’età di 92 anni. 

Si è spenta oggi a Roma intorno a mezzogiorno, all’età di 92 anni, la scrittrice e regista Lorenza Mazzetti. A dare l’annuncio il sindaco di Rignano sull’Arno, che nel 2015 le aveva conferito la cittadinanza onoraria. Personaggio di spicco della scena culturale italiana, già vincitrice del premio Viareggio Opera prima nel 1961 con il “Cielo cade” (Garzanti), e autrice di altri importanti libri e film, sarà sepolta nel cimitero della Badiuzza del comune toscano.

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La lezione di Lorenza Mazzetti

La vicenda personale di Lorenza Mazzetti, nata a Roma nel 1927 da famiglia valdese, la vide nel lontano 1944 superstite con la sorella gemella Paola della strage nazista di Focardo di Rignano sull’Arno (Firenze), paese dove entrambe vivevano dopo essere state adottate da Robert Einstein, marito della loro zia Cesarina Mazzetti e cugino dello scienziato Albert Einstein di cui Adolf Hitler aveva ordinato lo sterminio di familiari e parenti.

Lorenza e Paola scamparono alla strage di Rignano, perpetrata il 3 agosto 1944 ad opera dei soldati della Wehrmacht presso Villa il Focardo, dove invece rimasero uccise Cesarina Mazzetti e Luce ed Annamaria Einstein, moglie e figlie di Robert Einstein. Un anno dopo l’eccidio quest’ultimo, devastato dal dolore, si suicidò.

Dopo la seconda guerra mondiale Lorenza Mazzetti e sua sorella furono affidate a un tutore che si prese cura dei beni lasciati loro dallo zio prima di morire. Dopo aver conseguito la maturità classica, Lorenza si trasferì a Londra, dove lavorò come cameriera in un locale di Charing Cross e contemporaneamente studiò alla Slade School of Fine Art. Tra il 1952 e il 1953, rubando alla scuola l’attrezzatura e la pellicola, realizzò clandestinamente il suo primo film, “K”, tratto dalle “Metamorfosi” di Franz Kafka, cui presto ne seguì un altro. Lasciata Londra per andare a ritirare il premio a Cannes, Lorenza decise di tornare per un po in Italia per far visita alla sorella Paola. Nonostante l’intenzione di tornare nella capitale inglese, si fermò a vivere a Roma, sopraffatta dal tragico ricordo della strage della sua famiglia adottiva, e cadde in una profonda crisi depressiva. Dopo essersi ripresa, grazie a un lungo periodo di cure, iniziò a scrivere.

Il trauma dell’assassinio politico della sua famiglia adottiva ha segnato l’intera vita di Lorenza Mazzetti. Da questo tema e da questi ricordi sono nati i suoi libri “Il cielo cade” (Premio Viareggio 1962, ripubblicato da Sellerio nel 2002), “Uccidi il padre e la madre” (ripubblicato da La nave di Teseo con il titolo “Mi può prestare la sua pistola per favore?”), “Con rabbia” (nuova edizione, La nave di Teseo 2016), “Diario Londinese” e “Album di famiglia”. Lorenza Mazzetti è stata anche una delle fondatrici del Free Cinema Movement e ha realizzato due film: “K” (1953) e “Together” (1956), con Michael Andrews, Eduardo Paolozzi, entrato nel palmarès del Festival di Cannes come miglior film d’avanguardia. A Roma ha poi diretto il Puppet Theatre e si è dedicata anche alla pittura.

Nel dare notizia della scomparsa di Lorenza Mazzetti su Facebook, il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini scrive: “Rignano piange la scomparsa di una delle sue cittadine. Poche ore fa infatti ci ha lasciato Lorenza Mazzetti, sopravvissuta alla strage della famiglia Einstein, che ha sempre avuto nella sua vita un legame forte e indissolubile con la nostra comunità. Da Sindaco ho avuto l’onore di poterle conferire la cittadinanza onoraria del Comune di Rignano sull’Arno assieme alla gemella Paola”.

EDS

 

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