Luoghi fantasma in Italia: idee di viaggio per l’inverno

Dove andare in inverno in Italia? Ecco tre destinazioni fantasma per una vacanza fuori dal comune.

Consonno, Lecco

Ultimamente i viaggiatori vanno sempre di più alla scoperta di location uniche. C’è la volontà di scoprire alcune mete e destinazioni fuori dalle rotte classiche dei viaggi. Così un’idea particolare per una vacanza potrebbe essere quella di andare a scoprire dei luoghi abbandonati in Italia. Sono delle mete fantasma in qualche modo che volagratis.com ha scoperto e ha raccolto per voi.

I luoghi fantasma più affascinanti d’Italia

Per cominciare questo viaggio alla scoperta dei posti fantasma in Italia basta andare a Consonno. Siamo in Lombardia, in provincia di Lecco: il borgo venne raso al suolo in passato per edificare quella che un tempo veniva chiamata la città dei balocchi. I lavori per dar vita a questa destinazione, che doveva essere una Las Vegas nostrana, hanno creato seri problemi al territorio quindi la zona venne colpita da delle frane e gli abitanti iniziarono ad allontanarsi decretando così la fine e la morte di questo luogo che oggi è una delle mete abbandonate d’Italia più intriganti. Altra destinazione è in Veneto a Poveglia nella parte meridionale della laguna di Venezia. Qui c’è questa isola abbandonata che un tempo invece ospitava una grande quantità di popolazione. Quando vi fu la guerra di Chioggia, intorno al 1300, l’isola venne evacuata e La Serenissima prima la utilizzò come stazione marittima, poi come magazzino w a seguire come Lazzaretto per i malati. Oggi è  disabilitata, ma il Campanile si vede ancora oggi spuntare tra gli alberi e l’acqua della laguna. Leggenda vuole che si popolata dalle anime delle persone morte. Altre location da scoprire è in Abruzzo. La Rocca Calascio collocata a 1400 m di altezza si trova nel cuore del parco nazionale del Gran Sasso. Un tempo il borgo medievale che si trovava i suoi piedi era sovrastato da questa Rocca che si ergeva in tutta la sua imponenza. Oggi è un castello fantasma danneggiato dal terremoto del 1703. Da quel momento in poi gran parte degli abitanti si spostarono dalla rocca verso il paese di Calascio e dal ventesimo secolo la struttura è disabitata nonostante sia famosissima perché è stato scelta come location per il film Il Nome della Rosa.

 

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