La pesantissima assenza di Anastasiya Kylemnyk ai funerali di Luca Sacchi non è passata naturalmente inosservata. Ecco cosa c’è dietro.
Si sono tenuti oggi, mercoledì 6 novembre, i funerali di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma con un colpo di pistola alla testa lo scorso 23 ottobre, di fronte a un pub nel quartiere Colli Albani. La salma del giovane personal trainer è entrata nella chiesa del Santo Nome della beata Vergine Maria accompagnata da un cuscino di rose bianche.
Ad attendere la bara un gruppo di motociclisti e i familiari del ragazzo. Non ci sono stati applausi ad accoglierla e, soprattutto, non c’era Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca, con lui la notte dell’omicidio e il cui ruolo in questa brutta vicenda non è ancora del tutto chiaro. Un’assenza clamorosa, dunque, e che sta facendo molto discutere.
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Il sacerdote che ha officiato il rito ha esordito così: “Siete meravigliosi, questo silenzio lo è. Non ci sono parole per colmare il vuoto di una persona cara che ci lascia soprattutto per i genitori. Solo il silenzio. La morte di Luca ci ha colpito, in un certo senso ci ha fatto morire. Nel mondo in cui viviamo a volte ci sentiamo scoraggiati”.
Altrettanto toccanti le parole pronunciate più avanti da un amico di Luca: “Non ho ancora realizzato quello che è successo. È inaccettabile che le tragedie accadano sempre alle persone buone. Luca era un ragazzo buono, l’orgoglio dei genitori e nostro. Spero sempre che questo sia un brutto sogno, ma non è così”.
Intanto le indagini sul drammatico omicidio vanno avanti. Come noto, i pm nutrono molti dubbi su Anastasiya e sulla sua testimonianza. Anche per questo i rapporti tra lei e i familiari della vittima si sono decisamente raffreddati. E’ probabile che la ragazza sia nuovamente ascoltata dai pm nei prossimi giorni. Nel frattempo tutti coloro che volevano bene a Luca aspettano verità e giustizia.
EDS