11 anni annegata nel parco giochi Drayton Manor: “Era senza la maestra”

Evha Jannath è morta durante una gita al famoso parco giochi Drayton Manor, dopo essere caduta in acqua mentre scherzava con i compagni di classe.

La piccola Evha Jannath è morta a soli 11 anni durante una gita al famoso parco giochi Drayton Manor, nello Staffordshire (Inghilterra), dopo essere caduta in acqua mentre scherzava con i compagni di classe sullo “Splash Canyon”. A questa conclusione è giunta l’inchiesta sulla disgrazia avvenuta nel maggio 2017.

Alla ragazzina era stato permesso di salire su una “zattera” con quattro compagni di classe senza insegnante: le riprese delle telecamere a circuito chiuso mostrano Evha che si alza in piedi sulla “nave” a sei posti e viene scaraventata in acqua a pochi istanti dalla fine della corsa. Purtroppo per lei non c’è stato nulla da fare.

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La verità sulla disgrazia del Drayton Manor

Evha era una studentessa alla Jameah Girls Accademy di Leicester, una scuola integrata per ragazze musulmane. L’istituto aveva organizzato con la classe dell’11enne una gita che è sfociata in tragedia. Quando è caduta dalla giostra che simula le rapide di un fiume e deve essere attraversata a bordo di gommoni, i suoi compagni di classe hanno iniziato a gridare e dato l’allarme, ma i soccorsi sono stati inutili: la ragazzina è morta pochi minuti dopo l’arrivo in ospedale.

Tutto si è consumato in pochi minuti nel pomeriggio di martedì 9 maggio 2017: l’11enne è caduta dal gommone ed è finita in acqua, i compagni hanno tentato di soccorrerla e poi sono intervenuti gli addetti del parco giochi e i sanitari, ma le sue condizioni sono apparse subito gravissime e all’arrivo in ospedale Evha è morta.

Le autorità hanno poi aperto un’inchiesta sull’accaduto, per accertare che le misure di sicurezza fossero sufficienti e individuare le eventuali responsabilità del caso. Il parco giochi è stato inaugurato nel 1993 ed è dotato di 21 barche che possono ospitare fino a 6 persone. Le 21 imbarcazioni potevano ospitare, ciascuna, 6 persone per volta, che non fossero al di sotto dei 90 cm: l’ingresso ai bambini era consentito solo se accompagnati da un adulto. Per ora nessuno è stato formalmente incriminato, ma l’inchiesta va avanti.

EDS

 

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