Daphne Caruana Galizia è stata una giornalista maltese, uccisa da una carica di tritolo nel 2017. Scopriamo chi è stata e l’importanza dei suoi articoli.
Daphne Caruana Galizia nasce nel 1964 e perde la vita nel 2017 a Bidnija, vicino alla sua casa. Un’autobomba imbottita di tritolo segna definitivamente la sua sentenza di morte, demolendo come stagnola la sua Peugeot 108. Daphne è così costretta ad abbandonare la sua famiglia: il marito Peter e i suoi tre figli Matthew, Andrew e Paul, ormai sotto scorta dopo il terribile attentato compiuto nei confronti della madre e moglie. La causa della sua morte e conciliabile alle scomode inchieste portate avanti dalla giornalista maltese, diventata troppo pericolosa per il mantenimento del élite autoritaria locale.
Daphne Caruana Galizia, le inchieste e l’attentato
Essere una brava e grande reporter fu la pietra tombale della giovane Daphne. Le sue inchieste, lette da 400mila maltesi su 460mila, avevano portato a nuove elezioni. Aveva scoperto di innumerevoli paradisi fiscali, proprietà delle caste politiche della zona, e della società offshore panamense portata avanti dalla moglie del leader Muscat. Daphne fu la prima a lanciare pesantissime ombre sull’operato di Konrad Mizzi e Keith Schembri, rispettivamente capo dello staff di Muscat e ministro dell’Energia e della Salute. Nel luglio del 2019 vengono individuati tre probabili fautori dell’attentato, condannati all’ergastolo. Secondo le autorità loro sarebbero però soltanto le mani gestite da una mente più grande.
Alfred e George De Giorgio e Vince Muscat, ecco i nomi degli assassini di un’eroina maltese.