Sigaretta elettronica, ecco l’esito delle prime biopsie: tutta la verità

Sigaretta ElettronicaSi pensa che a causare la malattia polmonare negli utilizzatori della sigaretta elettronica sia stato l’accumulo di oli nei polmoni. Uno studio mostra i possibili danni causati dall’inalazione di agenti tossici.

Parlare dei casi di morte avvenuti negli Stati Uniti per misteriose malattie polmonari è un atto dovuto. Fino ad oggi sono morte 16 persone e pare che i casi di ricovero siano addirittura 800. Questi sono i dati che emergono dalla cronaca statunitense e che evidenziano l’esistenza di un’emergenza sanitaria. Il problema è serio, al punto che in alcuni Stati è stata sospesa la vendita di oli per la sigaretta elettronica in attesa di comprendere la causa delle morti. Ecco cosa scrive ad esempio il ‘Mail Online‘: “Some states have imposed a temporary ban on the sale of e-cigarettes or the flavored liquids used for vaping as the mounting public health crisis is investigated”.

Visto che trattare l’argomento ha creato delle fazioni, è bene precisare che da parte nostra non c’è l’intento di sostenere che la sigaretta elettronica sia più dannosa di quella normale. Fumare tabacco uccide, questa è una verità incontrovertibile su cui non c’è nemmeno bisogno di discutere. A quale scopo dunque parlare dell’argomento? Semplice, la necessità di comprendere cosa abbia causato i decessi e rendere edotto chi legge sui rischi potenziali dello “svapare”.

Sui casi di decesso avvenuti negli Stati Uniti si è scoperto che 12 vittime su 16 utilizzavano un particolare olio al Thc (compreso il 18enne di cui vi abbiamo parlato). Si è scoperto inoltre che gli oli utilizzati venivano miscelati in casa e che non rispettassero i dosaggi consigliati. La principale ipotesi, dunque, è che i decessi possano essere stati causati da un riversamento di questi oli nei polmoni.

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Sigaretta elettronica, i risultati delle biopsie su 17 pazienti

Sperando di aver chiarito il nostro intento, vi riportiamo quello che il risultato di uno studio condotto su 17 pazienti che utilizzano sigarette elettroniche e che hanno sviluppato patologie polmonari. L’obbiettivo di questo studio, che potete leggere sul sito ‘The New England Journal of Medicine‘, e quello di comprendere i possibili rischi legati all’utilizzo delle sigarette elettroniche. Le biopsie sui soggetti analizzati hanno mostrato come 11 di loro possano avere delle malattie collegate all’utilizzo di sigaretta elettronica.

Nei soggetti gli esami istologici hanno evidenziato segni preliminari di malattie polmonari acute, tra le quali spicca anche la polmonite fibrinosa e diffusi danni alveolari. Per quanto riguarda il versamento di oli, invece, nei soggetti analizzati non è stata trovata una traccia significativa. Proprio per questo, i ricercatori ritengono che la causa delle malattie sia l’intossicazione da agenti chimici: “Sebbene sia difficile escludere il ruolo avuto dai lipidi (versamento di oli nei polmoni, ndr), noi crediamo che i cambiamenti istologici mostrino come le malattie polmonari legate all’utilizzo di sigarette elettroniche siano una forma di polmonite chimica sviluppata per via aerea e causata dall’inalazione di una o più sostanze tossiche piuttosto che una polmonite lipoidea esogena”, ma alla fine concludono: “tuttavia l’agente responsabile rimane sconosciuto”.

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