Giulia Di Sabatino, 19enne gettata dal ponte: “Nessuno pagherà per questo delitto”

Giulia Di Sabatino, 19enne gettata dal ponte: “Nessuno pagherà per questo delitto”. La rabbia della famiglia della giovane. 

Giulia Di Sabatino

Giulia Di Sabatino, 19enne di Tortoreto in provincia di Teramo, precipitò dal cavalcavia sull’autostrada A14 nel tratto tra Mosciano e Val Vibrata. Era la notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2015 e la giovane aveva appena compiuto 19 anni. I genitori, Meri Koci e Luciano Di Sabatino, sono sicuri che loro figlia non si sia suicidata e che qualcuno l’abbia spinta giù da quel ponte. Per la vicenda c’erano tre indagati: un uomo di 41 anni che diede un passaggio in motorino alla ragazza proprio poco prima della sua morte, Davide Pigliacampo (oggi 29enne) col quale Giulia potrebbe aver avuto un rapporto sessuale proprio la notte della tragedia e Francesco Totaro (oggi 35enne), ex fidanzato della cugina di Giulia sul cui cellulare furono trovate foto della ragazza nuda. Alcuni mesi fa la Procura aveva chiesto l’archiviazione per i tre indagati, il giudice l’aveva respinta disponendo 17 nuovi accertamenti. Ma dopo l’esito negativo di questi esami e queste analisi il gip Domenico Canosa ha deciso di archiviare la posizione dei tre sospetti che erano indagati per istigazione al suicidio.

La rabbia e il dolore della famiglia di Giulia Di Sabatino

Le parole della mamma dopo l’archiviazione, riportate dal settimanale Giallo, sono indignate e piene di dolore e di rabbia: “Mia figlia non si è uccisa. Mia figlia è stata uccisa! Nonostante il giudice abbia deciso di archiviare le indagini, io non mi arrendo. Lotterò fino a quando non emergerà tutta la verità sulla morte della mia piccola Giulia”. La donna non si dà pace: “Questa non è giustizia. Mia figlia era giovane e aveva tutta la vita davanti a sè. Voglio sapere chi le ha fatto del male. Non si è trattato di un suicidio. Prima di uscire di casa Giulia aveva indossato il suo abito migliore, si era profumata e truccata. Voleva andare a divertirsi perché era la sera del suo compleanno. Non può essersi agghindata in quel modo per andare a gettarsi da un cavalcavia, peraltro distante 8Km da casa sua”.

Tutti gli elementi che non tornano sul presunto suicidio di Giulia Di Sabatino

La mamma spiega a Giallo come tra gli elementi che non tornano in questa vicenda ci siano non solo il dettaglio del vestito e della distanza dal ponte, ma anche altro: “Sotto le sue scarpe è stato ritrovato del terriccio di cui non c’è traccia sul ponte dal quale si sarebbe gettata. Sui resti della mia povera bambina sono state ritrovate tracce di una sostanza chimica riconducibili ad ambienti chiusi come le discoteche”. Poi ci sono una serie di domane senza risposta: “Possibile che nessuno abbia visto nulla? Chi c’era con lei? Perché non è stato possibile estrapolare le immagini dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona?”. E poi c’è quel viaggio a Londra per andare a trovare la sorella. Giulia aveva già comprato i biglietti e la mamma è sicura: “Non avrebbe rinunciato a quel viaggio per nessuna cosa al mondo”.

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