Omicidio Mario Cerciello Rega, conferenza stampa degli inquirenti

Omicidio Mario Cerciello Rega, conferenza stampa degli inquirenti. 

Ecco tutto quello che gli inquirenti hanno detto sul caso dell’omicidio di Mario Cerciello Rega da parte dei due americani poi arrestati.

Il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino: “Accerteremo i fatti senza alcun pregiudizio e con il rigore già dimostrato da questa procura in altre analoghe vicende. Gli indiziati sono stati individuati e interrogati dai magistrati nel rispetto della legge. Gli interrogatori sono stati effettuati con tutte le garanzie difensive alla presenza dei difensori, dell’interprete e previa lettura di tutti gli avvisi di garanzia previsti dalla legge. Gli interrogatori sono stati anche registrati”.

Il generale Francesco Gargano, a capo dei carabinieri di Roma: “Esprimo disappunto e dispiacere per ombre e misteri sollevati sulla vicenda. Non c’è stata possibilità di usare armi, di reagire. Nel momento in cui si sono qualificati sono stati immediatamente aggrediti, pochi attimi in cui Varriale è stato sopraffatto e buttato a terra. C’erano 4 pattuglie, che non dovevano essere visibili per non pregiudicare l’operazione e che sono intervenute pochi minuti dopo l’allarme. Mario Cerciello Rega non aveva l’arma con se al momento dell’aggressione, ma solo le manette. L’aveva dimenticata. Ma non cambia perché, come Varriale, non avrebbe avuto il tempo di reagire. E’ stato colpito da “undici coltellate, alcune delle quali hanno colpito fino alla base del coltello usato (con lama di 18 centimetri). E’ stato trapassato lo stomaco, il colon, l’intestino”.

La pm romana Nunzia D’Elia: “Abbiamo fornito l’avvocato d’ufficio, nominato l’interprete e consentito a Gabriel Natale di aver un colloquio preliminare con il suo avvocato da soli”.

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