Si registra un calo delle domande per la Quota 100 pensione anticipata come svelato dai dati dell’Inps comunicati il 22 luglio
I dati dell’Inps comunicati in data 22 luglio hanno registrato un calo delle domande in sei mesi raggiungendo le 162603 per quanto riguarda la Quota 100. Si è passati da circa tremila al giorno con 500 giornaliere. A Quota 100, inoltre vanno associate aggiungono le 96 mila prestazioni anticipate (con 42 anni e 10 mesi per i maschi e 1 anno in meno per le donne), 18mila Opzione Donna e circa 12mila domande per i cosiddetti precoci (41 anni di servizio) e 10 per APE social. Non tutte le domande, però, verranno accettate in quanto non tutte hanno i requisiti minimi previste. Ciò incide anche per la zona geografica con la situazione che cambia radicalmente da Nord a Sud: al Nord si trova all’88%, al Centro cala sotto l’85%, mentre al Sud crolla al 70%.
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Quota 100, il costo effettivo
Per stimare i costi effettivi vanno considerati sia la percentuale delle domande respinte e sia i costi delle singole misure: a) Opzione Donna limita l’accesso a chi ha maturato i requisiti previsti entro il 31 dicembre 2018; b) Ape sociale dura 1 anno;
c) per le anticipate e per i Precoci la sterilizzazione degli adeguamenti alla speranza di vita durerà 8 anni (fino al 31 dicembre 2026) il costo considerando le finestre trimestrali sarà relativo a soli 2 mesi di anticipo rispetto al requisito Fornero fino al 2023 e probabilmente a 5 mesi per il successivo biennio e a 7 mesi per il biennio 2025/26, fino al 2027, ultimo anno di costo anche per i precoci. Dal 2019 al 2027 il costo totale per l’intero pacchetto si attesterà intorno ai 27 miliardi, una cifra molto elevata.