Robert Fortune, storia dell’esploratore che ‘rubò’ il tè alla Cina

La grande rapina al tè: in che modo gli inglesi hanno rubato i segreti e i semi della Cina, il ruolo dell’esploratore e botanico Robert Fortune.

robert fortune
(Pixabay)

La Cina ha dominato il commercio del tè fino a quando la Compagnia delle Indie Orientali ha rotto il suo monopolio, dopo aver inviato il botanico scozzese Robert Fortune in una missione segreta per rubare piante e tecniche di coltivazione. Questi eventi risalgono a oltre un secolo e mezzo fa. Ma partiamo da un aneddoto: i cinesi bevono tè da circa 2mila anni, per cui è scioccante sapere che il tè viene importato in Cina dalla Gran Bretagna. Segnala infatti Jonathon Jones, amministratore delegato del primo produttore di tè commerciale: “Negli ultimi due anni c’è stata una vera ripresa dei visitatori cinesi che vengono a vederci, cosa che amiamo”.

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Il furto dei segreti del the messo in atto da Robert Fortune

Davvero uno strano scherzo del destino se si considera che, fino a 170 anni fa, l’unico produttore ed esportatore serio di tè era la Cina e il suo monopolio virtuale era stato sabotato – dalla Gran Bretagna. Dietro questa operazione, c’è un botanico scozzese poco noto, Robert Fortune, che nel 1847 pubblicò un libro sui suoi tre anni di esplorazione e di ricerca di piante nelle province cinesi dove il consumo di thé era in forte crescita. La Compagnia delle Indie Orientali riteneva che se le migliori piantine fossero state ottenute, insieme ai segreti della produzione, dall’entroterra cinese, avrebbe potuto coltivare tè prezioso nella colonia britannica dell’India e controllare un commercio che dominava l’economia del XIX secolo.

“Il compito richiedeva un cacciatore di piante, un giardiniere, un ladro, una spia”, scrive Sarah Rose, nel suo libro pluripremiato For All the Tea in China (2010), che racconta di Robert Fortune e della sua azzardata avventura. La scrittrice in realtà chiarisce che a suo avviso il botanico non credeva di stare commettendo un furto: “La nozione di proprietà intellettuale o sovrana si è sviluppata molto dopo il suo tempo”. L’esploratore di origini scozzesi venne assoldato dalla compagnia britannica quando già aveva viaggiato in Cina per tre anni e – foraggiato dagli imprenditori – aveva poi lavorato a carpire i segreti che si nascondevano dietro la produzione del the. Insomma, un viaggio azzardato il suo, il cui resoconto sarà protagonista della puntata di Passaggio a Nord-Ovest di oggi, sabato 13 luglio.

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