Secondo recenti indiscrezioni pervenute d’oltremanica Camilla Parker Bowles, attuale compagna del principe Carlo, avrebbe diffamato Lady Diana dopo la morte.
Che il matrimonio tria Diana Spencer ed il principe Carlo non fosse idilliaco è un fatto noto. L’erede della Regina Elisabetta era innamorato sin da ragazzo di Camilla Parker Bowles (sua attuale compagna) e venne costretto dalla Regina a prendere in moglie Lady Diana. Il rapporto tra i due nacque con il piede sbagliato e la distanza con il tempo fu tale da portare alla definitiva rottura. Nel frattempo Lady Diana aveva conquistato il favore del popolo: il suo atteggiamento cordiale, i suoi modi raffinati e la figura della moglie infelice, costretta a subire la presenza ingombrante della rivale in amore, l’avevano resa celebre e amata.
Prima dell’incidente del 1997 a Parigi, Diana era cresciuta in popolarità ed oscurato la figura del marito. Persino la sua relazione con Dodi Al-Fayed suscitava maggiore interesse di quella tra Carlo e Camilla. Il periodo successivo alla morte (e alcuni lo sostengono tutt’ora) furono in molti a pensare che la morte della principessa Diana fosse stata causata dal principe Carlo. Ne derivò un ulteriore danno all’immagine dell’erede designato al trono.
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Lady Diana era squilibrata
Proprio in questo contesto storico si inserisce l’indiscrezione giunta dalla Gran Bretagna. Pare infatti che Carlo fosse molto preoccupato dell’impatto che avrebbero avuto le voci riguardanti la morte di Lady Diana sul suo futuro ruolo e sulla sua relazione con Camilla. Per questo motivo venne assunto Mark Bolland come consulente. L’uomo avrebbe consigliato di cominciare a diffondere delle voci e dei segreti sul conto della principessa triste, in modo tale da sporcarne l’immagine immacolata che i sudditi avevano di lei. Proprio l’applicazione di tale tattica comunicativa avrebbe portato Camilla ad esprimere un giudizio molto negativo: “Diana aveva disturbi mentali. Era una cattiva moglie”.
Tale voce, della quale ovviamente non esistono conferme, è legata presumibilmente alla pubblicazione di un libro della giornalista britannica Penny Junor, nel quale emerge un profilo psicologico di Lady Diana poco lusinghiero: viene descritta come una persona che soffriva di disturbo borderline della personalità e che era stata una moglie infedele. Tali voci non vennero accolte bene a corte, anche e soprattutto da Carlo, il quale pare non abbia mai dato il permesso di pubblicare simili accuse.
