Vergato, la fontana di “Satana” è stata ricoperta di letame

Vergato, la fontana di "Satana" è stato ricoperta di letame
(Facebook)

La fontana di “Satana” inaugurata la scorsa settimana a Vergato continua a far discutere. Dopo le polemiche di alcuni membri di governo, la scorsa notte qualcuno l’ha imbrattata con del letame.

Il giorno successivo all’inaugurazione della statua di Ontani a Vergato, rappresentante un fauno con alle spalle un bambino con delle ali è stata duramente criticata da alcuni esponenti cattolici ed anche da senatore Pillon, il quale l’aveva definita: “Imponente statua di un satanasso con tanto di corna e di pene vistosamente eretto, che porta sulle spalle un bambino con ali di farfalla”, ed aveva auspicato che fosse ricoperta da una colata di cemento.

L’artista si era difeso dagli attacchi spiegando che la rappresentazione non aveva alcun legame con la religione o le influenze demoniache, ma rappresentava un’innocente fauno, figura appartenente alla mitologia. Ciò non è bastato a fermare l’opera di vandalismo di alcuni soggetti, i quali la scorsa notte hanno imbrattato la scultura con del letame e lasciato un biglietto di rivendicazione in cui viene asserito che l’atto è opera dei “Soldati di Cristo”.

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Il sindaco di Vergato condanna gli atti vandalici: “Hanno offeso un’intera comunità”

Il sindaco di Vergato Massimo Gnudi, principale promotore dell’opera del maestro Ontani costata 50 mila euro, ha duramente condannato l’atto vandalico pubblicamente: “Questa notte qualche delinquente oscurantista ha imbrattato di letame la fontana di Luigi Ontani e il municipio comunale. Contiamo che gli inquirenti sappiano trovare gli autori di questo gesto vile e vigliacco, anche utilizzando le tecnologie di videosorveglianza”.

Lo stesso sindaco ha dichiarato che l’atto vandalico non è semplicemente un’offesa all’artista che ha creato la fontana, ma anche a tutta la comunità: “A queste persone rispondiamo che non hanno offeso solo un’artista. Hanno offeso un’intera comunità”. Il primo cittadino ha poi indetto un corteo silenzioso di protesta, in cui si chiederà a queste persone di rispettare il patrimonio artistico di Vergato. Un atto che Gnudi ritiene in difesa della democrazia.

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