Giallo Serena Mollicone, dalla perizia risultano organi mancanti

dalla perizia risultano organi mancantiEmergono nuovi dettagli sul caso di omicidio di Serena Mollicone, dalla perizia sul corpo riesumato è emerso che mancano degli organi.

La Procura di Cassino ha recentemente notificato la fine delle indagini (si tratta di nuove indagini dopo quelle del 2001) sul caso di omicidio di Serena Mollicone. La ragazza è stata trovata priva di vita in un bosco in provincia di Arce (Frosinone) il 3 giugno del 2001, dopo che la famiglia aveva presentato denuncia di scomparsa qualche giorno prima. Sin dai primi momenti le modalità della morte della ragazza sono state poco chiare e nel corso delle indagini è emerso il coinvolgimento dell’ex maresciallo dell’Arma Franco Mottola.

Secondo la ricostruzione dell’accaduto, la ragazza era andata in caserma per denunciare un traffico di droga. Per motivazioni ancora non chiare ci sarebbe stata una colluttazione e, secondo l’accusa, Serena sarebbe stata spinta contro la porta di uno degli alloggi della caserma. Proprio per provare la dinamica sopra descritta, nel 2016 è stata concessa la riesumazione del corpo di Serena, sul quale è stata effettuata una perizia dall’esperta anamatopatologa Cristina Cattaneo.

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Giallo Serena Mollicone: mancherebbero organi dalla salma

Proprio la perizia della Cattaneo è servita a provare la compatibilità delle ferite sul corpo di Serena con l’ammaccatura trovata sulla porta degli alloggi della Caserma. L’esperta ha anche segnalato: “Il mancato svolgimento di esami fondamentali nei primi accertamenti medico-legali e la “sparizione” nel corso delle indagini di alcuni importanti elementi autoptici”. Nel corso dell’esame autoptico sulla salma è stata controllata anche la possibilità che Serena fosse stata vittima di abuso sessuale prima della morte. Nell’avviso di chiusura delle indagini viene sottolineato come Franco Mottola, la moglie Anna Maria ed il figlio Marco siano accusati di omicidio volontario.

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