Attentato turistico in Sri Lanka: cosa fare per la Farnesina
Dopo i recenti tragici fatti che hanno interessato la Sri Lanka, la Farnesina ha emanato da poco un avviso di prudenza per tutti i viaggi in questa zona del mondo. L’aggiornamento della Farnesina appunto recita a tutti coloro che intendono recarsi in Sri Lanka che si raccomanda di valutare attentamente la possibilità di rimandare temporaneamente il viaggio.
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Attentato Sri Lanka: le indicazioni della Farnesina
Tutto questo arriva dopo l’attentato di Pasqua: il livello di prudenza, ovviamente già alto, è aumentato proprio per il perdurare della situazione di tensione che il Ministero degli Interni ha notato che, come testimoniano ovviamente tutte le operazioni di polizia e di antiterrorismo, l’attenzione è ancora alta. Sul sito della Farnesina Viaggiare Sicuri infatti rimangono alte le raccomandazioni a livello operativo anche per tutti coloro che si trovano in Sri Lanka e che vogliono invece tornare a casa. L’aeroporto internazionale Cristoforo Colombo infatti è aperto, ma nonostante questo ci sono molti ritardi e disagi e quindi è importante controllare con il proprio tour operator la condizione dei voli, quali sono in partenza, quali no e chiedere ovviamente eventuali suggerimenti e consigli per mettersi in salvo e rientrare nel proprio paese il prima possibile. Le autorità locali raccomandano poi di recarsi in aeroporto con circa 4 ore di anticipo per effettuare tutti i controlli di sicurezza che in questo momento sono particolarmente elevati e le procedure impegnano anche più ore.
Cosa è successo in Sri Lanka
Per quanto riguarda l’attentato pare che le ultime notizie parlino di 253 morti negli attentati in Sri Lanka. L’Australia nel mentre, visto che l’attentato terroristico in Sri Lanka è stato proprio per rivendicare quanto accaduto tempo fa, ha avvertito i propri turisti che dopo i sanguinosi attentati di Pasqua è possibile che gli attacchi potrebbero essere indiscriminati, compresi anche i luoghi di visita di tutti gli stranieri quindi dall’Australia esattamente come aveva già fatto l’America e la Gran Bretagna e ora anche l’Italia invita i viaggiatori a ripensare ad un eventuale partenze e rimandarla.
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