La madre uccide il cane, figlio perde la testa e l’ammazza a colpi di mannaia

figlio perde la testa e l'ammazza a colpi di mannaia
(Getty Images)

Dopo aver assistito alla madre che uccideva il suo cane, un ragazzino di 13 anni ha preso una mannaia ed ha ammazzato la donna.

In Cina si torna a parlare di delinquenza minorile e sistema giudiziario dopo il brutale omicidio di una donna nella provincia di Jianhu. Secondo quanto rivelato dai media locali, la donna era spesso molto severa nei confronti del figlio ed il giorno della tragedia aveva deciso di punirlo con un gesto eclatante: uccidendo il suo cane e costringendolo a guardare. Shao, 13enne con alle spalle una situazione familiare difficile, era abituato alla severità della donna e nel cane aveva trovato un compagno di giochi e un amico fedele a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà.

Per questo, dopo aver assistito a quella crudele scena, il ragazzino ha perso il senno ed ha colpito la madre con numerosi fendenti di mannaia, finché questa non è morta sotto i suoi occhi. Sconvolto per quello che era appena successo e per il gesto appena compiuto, il 13enne è scappato di casa e si è rintanato in un ristorante nei pressi dell’abitazione, dove è rimasto per ore in stato di shock.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Uccide la madre a colpi di mannaia, in Cina è polemica sul sistema giudiziario

Il giovane è stato preso in custodia dalla polizia, ma è probabile che nei prossimi giorni venga rilasciato senza che il suo gesto abbia delle conseguenze giuridiche. In Cina, infatti, i minori di 14 anni non possono essere perseguiti penalmente nemmeno per reati come l’omicidio. Inoltre i centri di riabilitazione per minori accettano solamente soggetti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Proprio per questo nelle scorse ore sia i cittadini che alcune correnti politiche del Paese asiatico hanno sollevato la questione, invocando a gran voce un cambio del sistema giuridico che permetta di punire i minori a partire dai 12 anni.

Impostazioni privacy