Disastro di grosse proporzioni in Cina: nella notte è esploso un impianto chimico. L’incidente ha causato un numero rilevante di vittime, i vigili del fuoco lottano per spegnere l’incendio.
Disastro di grosse proporzioni nella provincia di Jangsu, nei pressi di Yancheng, dove la scorsa notte è esploso l’impianto della Tianjiayi Chemical, ditta specializzata nella produzione di fertilizzanti. La violenta esplosione ha causato un terremoto di magnitudo 2.2 che ha colpito tutta la zona ed una violenta onda d’urto che ha causato la distruzione di vetrate e finestrini nella città di Yancheng. Al momento ben 86 squadre di Vigili del Fuoco sono in azione per contenere ed estinguere l’incendio che devasta l’impianto e che è alimentato dalle sostanze chimiche presenti nella struttura. Una corposa nube di fumo si eleva sopra la centrale e si disperde sopra il cielo della zona.
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Esplode impianto chimico: bilancio tragico destinato ad acuirsi
Secondo le informazioni giunte sinora dalle autorità locali, il bilancio del tragico incidente è già elevatissimo: sarebbero già 47 le vittime accertate, a cui vanno aggiungi 486 feriti dei quali 90 versano in condizioni gravissime. Numeri più certi sul disastro verranno comunicati nelle prossime ore, quando i Vigili del Fuoco completeranno le operazioni di estinzione dell’incendio. Allora sarà anche il tempo di avviare un’indagine sull’accaduto, in modo tale da appurare quale sia stata la causa dell’esplosione. I media ipotizzano possa essersi trattato del malfunzionamento di qualche macchinario, spesso lasciati in funzione anche in mancanza della dovuta manutenzione.
Il disatro alla Tianjiayi Chemical, alimenta le preoccupazioni di lavoratori e cittadini cinesi, ma anche quelle dei comitati organizzativi delle prossime olimpiadi invernali: qualche mese fa, infatti, si era verificato un incidente analogo a 100 chilometri da Pechino, una zona destinata ad ospitare alcuni degli eventi sportivi della prossima competizione a cinque cerchi. In mancanza di novità non resta che attendere gli sviluppi, nella speranza che dopo questa ennesima tragedia il governo cinese obblighi gli impianti ad una manutenzione e ad un controllo più ferreo.
