Lega e Movimento 5 Stelle sono giunti ad un accordo sulla legge che modificherà i giorni di apertura dei negozi: adesso sono previste solo 26 aperture domenicali e 4 per i festivi.
La riforma sulle concessioni ai negozi e ai centri commerciali per quanto riguarda le aperture domenicali e quelle nei giorni festivi ha raggiunto una forma definitiva e verrà presentata presto in Aula per la votazione della Camera dei Deputati. La regola generale è che gli esercizi commerciali potranno rimanere aperti solamente 26 domeniche sulle 52 dell’anno, così come potranno aprire solamente per 4 giorni festivi sui 12 in calendario.
Esenti dagli obblighi di chiusura domenicale saranno i negozi dei centri storici e quelli di vicinato, i quali comunque non avranno deroghe per i giorni festivi. Potranno rimanere aperti inoltre i rivenditori di oggettistica per turisti, i giornalai, gli alberghi, i ristoranti, i campeggi e i cinema, gli esercizi in prossimità di porti, aeroporti e quelli sui tratti autostradali. Per tutti gli altri sarà la Regione a stabilire quali saranno i giorni di apertura e quelli di chiusura, di concerto con i sindacati e le associazioni dei lavoratori.
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Aperture domenicali: ecco come funzionerà per le zone turistiche
Inizialmente si era pensato di lasciare la possibilità agli esercenti delle località turistiche di rimanere aperti tutte le domeniche, ma nella forma attuale del disegno di legge c’è stato un cambiamento: per quanto riguarda le località marittime, i negozi potranno rimanere aperti per le domeniche della stagione estiva (Aprile-Settembre), mentre per quanto riguarda le località montane, le 26 domeniche verranno spalmante tra stagione invernale e stagione estiva (Dicembre-Marzo e Luglio-Agosto). Stabilite anche le sanzioni per chi non dovesse rispettare gli obblighi di chiusura che andranno dai 10 mila ai 60 mila euro.
