Amatrice, la bufala della foto sotto la neve: ecco la vera storia

Amatrice bufalaAmatrice, la bufala della foto sotto la neve: ecco la vera storia. 

C’è una foto che è circolata in questi giorni sui social e che secondo alcuni rappresentava la città di Amatrice ripresa dall’alto e ricoperta da un’abbondante neve. La didascalia che la accompagnava era la seguente: “Adesso che i buonisti sono felici x l’approdo e il salvataggio di 49 sconosciuti … adesso che non schiumano più rabbia … Ditegli che ci sono dei nostri fratelli sotto la neve, in casette fornite dai governi precedenti che cadono a pezzi … fratelli che sono nati qua, che hanno contribuito alla crescita di questo paese, che hanno radici talmente profonde e amore per la propria terra, da non averla voluta abbandonare … spero che questo governo si occupi di questi fratelli. Di quaraquaqua ne abbiamo già avuti abbastanza”.

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Niente di più falso come si è scoperto poco dopo anche grazie al lavoro del debunker David Puente. La foto infatti non è assolutamente di Amatrice, ma arriva dal Libano e rappresenta il campo profughi di Arsal, quello in cui si trovano i rifugiati siriani che tentano di fuggire dal proprio Paese. La pagina Facebook Valigia Blu per prima aveva segnalato la bufala con questo post: “In queste ore alcuni utenti stanno condividendo sui social questa foto affermando che si tratta di Amatrice o comunque di zone del Centro Italia colpite da eventi sismici dal 2016. L’immagine viene utilizzata in contrapposizione alla vicenda dei migranti, salvati e bloccati in mare sulla nave di Sea Watch senza un porto sicuro per quasi 20 giorni e poi fatti approdare a Malta dopo un accordo europeo per la redistribuzione in diversi paesi, tra cui l’Italia. Questa foto, però, viene in realtà dal Libano, dove in questi giorni forti piogge, temperature gelide e neve hanno colpito alcune parti del paese. La foto in questione ritrae i campi profughi ad Arsal, una zona montuosa del Nord del Libano, ed è stata condivisa sui social per denunciare le criticità e la necessità di assistenza per le persone sul posto”.

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