Antonia Liskova è un’attrice ormai distinta nel panorama artistico italiano, interprete di film tv e pellicole proiettate in tutto lo stivale. Scopriamo insieme come ha iniziato.
Antonia Liskova nasce a Bojnice, Slovacchia, il 25 marzo del 1977. Figlia di un ristoratore e una calzolaia, la giovane Antonia decide, ormai maggiorenne, di trasferirsi in Italia. Spostatasi a Roma inizia subito a lavorare come cameriera. Spinta dai suoi amici diventa una modella e ottiene un certo successo a livello pubblicitario: è così che il suo impiego si lega a doppio filo al mondo della televisione. In questi anni Antonia si sposa e ha una bambina, Liliana, nata nel 2005.
Inizia come comparsa nella serie Rai Don Matteo. Il suo primo ruolo di rilievo televisivo è però ne Le ragazze di Piazza di Spagna (1998) mentre il debutto cinematografico avviene nei primi del duemila in C’era un cinese in coma (2000) diretto da Carlo Verdone, che le concede un piccolo spazio nella sua commedia. Da adesso in poi l’attrice slovacca si muoverà per lo più nell’ambito televisivo ottenendo un discreto successo in telefilm come Il commissario e Via Zanardi 33.
Antonia Liskova, dalla televisione al grande schermo
Dopo aver passato parte della carriera come interprete di film tv e serial come Caccia segreta (2007) o la miniserie L’uomo sbagliato (2005), Antonia si dedica alla settima arte. È nel 2008, con Riparo – Anis tra di noi, che l’interprete ottiene una nomination al David di Donatello come miglior attrice dall’Accademia del Cinema Italiano. L’anno scorso l’attrice ha recitato nel dramma psicologico Parlami di Lucy (2018) di Giuseppe Petitto, stupendo la critica per la recitazione e introspezione del suo personaggio. Attualmente Antonia sta lavorando per la collana Purché finisca bene di Rai Fiction. Il film con lei protagonista, insieme a Sergio Assisi, viene trasmesso il 2 gennaio e si chiama Basta un paio di baffi.
