Nino Castelnuovo, il dramma della battaglia contro la grave malattia

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Nino Castelnuovo, il dramma della battaglia contro la grave malattia. 

Per le persone di qualche generazione fa Nino Castelnuovo era l’atletico attore che saltava una staccionata nella pubblicità dell’Olio Cuore. Non tutti sanno però che nel pieno della sua carriera l’attore che ha impersonato Renzo ne «I Promessi Sposi» di RaiUno del 1967 ha scoperto di avere il glaucoma,  una gravissima malattia degenerativa degli occhi che lo ha condizionato pesantemente sin da quando aveva 35 anni impedendogli anche di avere quella carriera che meritava.

Il dramma di Nino Castelnuovo

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A parlarne è proprio lui in un libro confessione. In un’intervista al Corriere della Sera spiega: “È una malattia vigliacca, si insinua lentamente e ti sconvolge l’esistenza. Ho capito con il tempo che non bisogna contrastarla o far finta che non ci sia. Devi accettarla e conviverci, altrimenti non ne esci”. L’attore da circa 10 anni vive con una vista ridotta praticamente a zero e la moglie confida che per diverso tempo aveva rifiutato l’uso del bastone poiché non accettava questa sua condizione.

Alla domanda su cosa provi oggi Castelnuovo risponde così: “Soprattutto disagio, anche rabbia forse perché è una malattia subdola perché mi rende dipendente per molte cose dagli altri”. E poi si rivolge a chi dovesse scoprire di avere questa malattia: “Non conviene fingere di vedere se non è così: la menzogna in medicina non paga e non guarisce. È necessario parlare con i medici e affidarsi alle persone care, sapendo che non si è soli nella malattia”.

Il libro si intitola «Glaucoma: Apriamo gli occhi sulla malattia» e riporta gli scritti di diversi esperti del settore oltre alla testimonianza di Castelnuovo. Il presidente dell’associazione dei pazienti Iapb Italia Onlus, Giuseppe Castronovo, spiega: «Ogni malato dovrebbe essere seguito e monitorato costantemente. Evitare le conseguenze delle malattie oculari mediante una diagnosi precoce sta molto a cuore all’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-Iapb Italia Onlus. I danni provocati dal glaucoma – che colpisce 55 milioni di persone nel mondo – sono prevenibili, nella maggior parte dei casi, rivolgendosi a un oculista, nonostante questa patologia sia spesso silente. Se si hanno altri casi in famiglia, si è più grandi d’età (a partire dai 40 anni) o si è diabetici si è più a rischio, così come quando sono pre¬senti una miopia o un’ipermetropia elevate: è opportuno sempre verificare la pressione oculare periodicamente, ovviamente più spesso se si è già ricevuta una diagnosi di glaucoma. Il paziente va sempre sostenuto e dovrebbe essere al centro di ogni percorso terapeutico: l’approccio che ci sta più a cuore è multidisciplinare”.

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