Juventus, coinvolgimento nella morte di Bucci: tutta la verità

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Juventus, coinvolgimento nella morte di Bucci: tutta la verità. 

Mettono i brividi gli elementi che stanno uscendo dalla puntata di Report sulla morte di Raffaello Bucci, uomo della tifoseria bianconera che aveva il ruolo di congiunzione tra Juventus e i suoi tifosi. Tantissimi gli elementi dell’indagine che non tornano e che fanno presumere un coinvolgimento di componenti della società Juventus nella vicenda. Bucci era in realtà un informatore dei servizi segreti e aveva dato molte informazioni anche sull’inflitrazione della ‘ndrangheta nella tifoseria della Juventus.

Il portale Calciomercato.it ha intervistato Federico Ruffo, l’autore del servizio di Report, che ha dimostrato di avere le idee molto chiare. “Ho avuto modo di vedere un sistema che ha anticorpi tutti suoi, è malato ma si rigenera” – ha messo in evidenza il giornalista – “E l’anticorpo peggiore siamo noi, non ci piace che il giocattolo venga rotto e venga messo in discussione. Quello che ci interessa è che ogni domenica si giochi. Si dimentica sempre in fretta. Sono tutti molto preoccupati, ma non ho elementi per dire se ci saranno risvolti di natura sportiva. Sono aspetti che attengono alla sfera penale di singole persone. Potrebbe scatenarsi un terremoto di natura etica, quello sì. Ma, soprattutto, spero si arrivi alla verità sulla morte di Bucci”.

Juventus, ‘Report’ vuole fare luce su questa brutta vicenda

“Bagarinaggio? C’è ed assicura agli ultras almeno un milione e mezzo di euro in nero, esentasse. E probabilmente tutta questa gente poi si troverà all’interno di coloro che potranno beneficiare del reddito di cittadinanza. Noi di ‘Report’ proveremo a fare luce ed a mostrarvi questo mostro”. Le intercettazioni vertono anche sulla oscura vicenda del suicidio di Raffaello Bucci, un ex capotifoso juventino molto noto, accusato di riciclaggio e che faceva da punto d’unione tra ultras e dirigenza. Per un certo periodo Bucci è stato anche informatore dei servizi segreti ed era anche a qualche giocatore come Leonardo Bonucci. Sul suo decesso, avvenuto a luglio 2016, si ritiene che ci sia qualcosa di losco. “Era terrorizzato, diceva di essere un uomo morto” si carpisce da una discussione tra Alessandro D’Angelo, Security Manager della Juventus, assieme all’ex direttore commerciale bianconero, Francesco Calvo.

Morte Bucci: il dialogo tra D’Angelo e Bonucci

Se nel lancio promozionale della puntata di questo 22 ottobre, era stata mandata in rete parte dell’intervista al capo ultras Andrea Pontorno, il quale spiegava le modalità di vendita dei biglietti per le partite all’Allianz Arena, adesso sono state condivise delle intercettazioni telefoniche che provano come il security manager della Juventus Alessandro  D’Angelo informasse della morte di Raffaello Bucci il presidente del club Andrea Agnelli e il difensore Leonardo Bonucci. Questa seconda intercettazione è stata pubblicata da Report:

D’Angelo: Ho un problema: Ciccio si è ucciso. Si è suicidato Ciccio.

Bonucci: Non ci credo.

D’Angelo: Non sono riuscito a fermarlo. Si è suicidato stamattina, si è gettato da un ponte, aveva paura di qualcosa.

Bonucci: Quando è andato, l’altro ieri mattina?

D’Angelo: Ieri mattina. Ha avuto paura, si vergognava di me. Gli dicevo: “Non ti preoccupare, me l’hai messa nel c*** ma non ti preoccupare. La risolvo”. Lui mi ha detto: “No no, perdonatemi”. Io sono convinto che non avesse paura di noi.

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