Pace fiscale, che cos’è: come funziona e chi ne ha diritto

Pace Fiscale
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Il governo ha raggiunto l’accordo sulla pace fiscale, scopriamo di cosa si tratta, come funziona e chi ne ha diritto.

Il governo M5S-Lega era arrivato ad una fase di stallo sulla manovra a causa della volontà dei leghisti di inserire la pace fiscale per gli imprenditori e le famiglie che si volessero mettere in regola con il fisco. Di Maio e soci erano scettici sulla proposta poiché non volevano che la pace fiscale diventasse una sorta di condono per gli evasori, quindi ieri hanno trovato un’intesa con gli alleati ottenendo la galera per tutti coloro che hanno evaso volontariamente il pagamento delle tasse.

Cos’è la pace fiscale

La così detta pace fiscale non è altro che la possibilità per i creditori di mettersi in regola con il pagamento delle tasse ed eliminare il contenzioso con l’Agenzia dell’Entrate. Sarà dunque possibile per chi non è stato in grado di pagare le cartelle di Equitalia presentare una dichiarazione integrativa riguardante l’anno precedente e recuperare l’imponibile non considerato nell’anno precedente pagando delle rate con un 20% di aliquota fissa.

Come funziona

Sarà dunque possibile a tutti presentare una dichiarazione integrativa per evitare noie fiscali e mettersi in regola? Non proprio, ad essere agevolati nel pagamento non saranno proprio tutti. La pace fiscale potrà essere raggiunta dagli imprenditori e dai lavoratori indipendenti presentando una dichiarazione integrativa che riguarda gli importi dovuti fino all’ottobre del 2017. Questi importi non dovranno superare 1/3 dell’imponibile e non potranno in ogni caso superare i 100 mila euro. Nell’accordo torna la possibilità di sanare anche le cartelle esattoriali attraverso il pagamento a rate che potrà essere dilazionato in 5 anni attraverso il pagamento di 2 rate l’anno senza sanzioni e con l’applicazione di un aliquota fissa. Infine è stata aggiunta la possibilità di rottamare le cartelle risalenti all’anno 2010 che non superino i mille euro.

Chi ne ha diritto

Gli aventi diritto alla pace fiscale sono gli imprenditori e i lavoratori indipendenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi e che vogliono sanare la loro posizione. Esclusi dunque quelli che per l’anno in corso o negli anni precedenti hanno completamente omesso di fare la dichiarazione dei redditi, per loro il vice premier Di Maio ha preteso che venissero inasprite le sanzioni (previsto addirittura il carcere, ma non è chiaro a partire da quale cifra evasa scatterà la misura). Destinatari della pace fiscale saranno anche i cittadini che hanno un contenzioso aperto con la Guardia di Finanza o l’Agenzia delle Entrate, per loro sarà possibile aderire presentando una dichiarazione sostitutiva che includa i maggiori importi contestati e non scaduti entro il maggio 2019.

Sciarretta Massimiliano

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