Tribunale di Palermo assolve 14 imputati: “Erano scafisti per necessità”

Scafisti per necessità
(Websource) Foto d’archivio

Con una sentenza inattesa il Tribunale di Palermo ha accettato la tesi della difesa liberando 14 imputati giudicati innocenti per l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché spinti dalla necessità.

Nel maggio del 2016 sono giunti nella costa siciliana 8 gommoni con a bordo più di mille migranti. Tutte le persone a bordo dei gommoni sono state successivamente portate a Palermo dove sono state riconosciute e mandate in vari centri di accoglienza. Dalle indagini è emerso che a portarli in Sicilia sono stati 14 uomini, identificati grazie alle testimonianze degli immigrati ed arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I 14 uomini sono stati tenuti in carcere per 2 anni, in attesa che il Tribunale competente esprimesse il giudizio sui reati di cui gli imputati erano accusati. Ieri si è tenuta l’udienza finale in cui gli avvocati della difesa hanno richiesto per i propri assistiti la scriminante della necessità per ottenere l’assoluzione.

Scafisti per necessità, il Tribunale di Palermo accoglie la richiesta della difesa

Nel corso dell’udienza sono state ascoltate le testimonianze degli imputati e dei migranti da loro portanti in Sicilia ed è emerso che gli uomini alla guida dei gommoni erano stati costretti ad effettuare la traversata in condizioni precarie: a quanto pare gli è stata puntata la pistola in testa da chi gestisce il racket dei migranti in Libia e sono stati messi a bordo di gommoni sovraccarichi, senza armi, giubbotti di salvataggio né la benzina necessaria a fare ritorno in Libia.  Date le circostanze è apparso evidente ai giudici che gli uomini imputati non erano in realtà degli scafisti, ma altri migranti costretti ad effettuare la traversata per evitare di rimanere nei Lager libici. Per tal motivo è stata accolta in toto la linea della difesa ed i 14 imputati dovranno essere rilasciati nelle prossime ore.

Leggi le nostre notizie anche su Google News

Impostazioni privacy