Non è l’Arena, Jimmy Bennett da Giletti svela la verità su Asia Argento

(Screenshot video)

A Non è l’Arena Jimmy Bennett, intervistato da Giletti, ha svelato la sua verità su Asia Argento e sul loro rapporto sessuale: “Asia mi ha violentato”.

Dopo le voci del presunto rapporto sessuale che Asia Argento avrebbe consumato con l’allora minorenne Jimmy Bennett, le conferme sulla storia sono state molte ma che il rapporto non sia stato consensuale è l’attore a raccontarlo a Giletti in un’intervista nello studio di Non è l’Arena.

Leggi anche —> Manuel Agnelli difende Asia Argento: “Lei è una persona fragile, non merita questo”

Non è l’Arena, Jimmy Bennett da Giletti svela la verità su Asia Argento: l’intervista

La domanda di partenza a Jimmy Bennett è molto chiara e l’attore risponde senza remore: “Sì, Asia mi ha violentato, è stato un rapporto completo”. Il musicista rock, che aveva pubblicamente accusato di stupro l’attrice, non aveva mai, prima d’ora, ammesso di persona l’accaduto: “Ci siamo incontrati al Ritz Carlton a Marina del Rey in CaliforniaEro con un accompagnatore che è salito fino alla stanza dell’albergo. Asia era entusiasta e mi guardava dritta negli occhi, poi ha dato uno sguardo al mio accompagnatore e gli ha chiesto: ‘Ma tu chi sei?’. Lo ha fatto sempre sentire un intruso durante l’incontro e quindi il mio accompagnatore ci ha lasciato soli. Tutto poi accade molto rapidamente. Asia mi ha offerto dello champagne e ha iniziato a fumare una sigaretta mentre mi raccontava del film che intendeva girare con me. Mi ha preso il viso e mi ha guardato e mi ha detto: ‘Mi sei mancato tantissimo’ e ha iniziato a baciarmi. La mia interpretazione era che mi stesse mostrando il suo affetto. Il bacio si è prolungato e ho avuto l’impressione che non fosse un bacio amichevole ma che stesse cercando di esplorare la situazione. Dopo Asia ha appoggiato le mani sul mio corpo in modalità diverse e poi mi ha spinto sul letto e mi ha slacciato la cintura e i pantaloni”. L’attore ha riferito il suo intento fondamentale riguardo la vicenda: Noi leviamo il velo sull’ipocrisia di AsiaC’è una perfetta corrispondenza tra lo schema Asia e lo schema Weinstein. Anche Asia ha abusato del proprio potere. Mi ha incontrato in un hotel per dimostrarlo e io avevo 17 anni e non mi sarei mai aspettato una cosa del genere”. Ma nonostante la dichiarazione su Asia a Jimmy Bennett preme anche il futuro della sua associazione:Non penso che questa vicenda danneggerà il movimento #MeToo. Abbiamo visto molte attrici che hanno denunciato le azioni malvagie di Weinstein. Il movimento di Asia punta il dito contro chi abusa del proprio potere. Io ho provato la stessa sensazione e credo che Asia abbia adottato lo stesso schema e non credo che questa vicenda stia facendo un favore a Weinstein”. Riguardo il rapporto che aveva con l’attrice prima che il fatto di 5 anni fa accadesse, Jimmy Bennett ha detto: “Asia? La chiamavo mamma. Sul set di Ingannevole è il cuore più di ogni cosa [film del 2004 diretto da Asia Argento] Asia era come una seconda mamma, questo è il sentimento che ci ha legato dal primo giorno. Il nostro rapporto è sempre stato molto ravvicinato. Il legame tra me e lei era speciale. Asia era molto concentrata sul film e voleva incarnare il rapporto madre e figlio in modo che fosse più realistico possibile, ma sembrava andasse oltre l’aspetto professionale. Dopo il film del 2004 il nostro rapporto è continuato via sms, via mail, ma non l’ho più vista. Non c’è mai stato un altro incontro faccia a faccia per dieci anni. L’ho tenuta aggiornata sulla mia attività e lei si sentiva anche con mia mamma”. Secondo il musicista rock californiano, infatti, “è stata Asia, nel 2013, a propormi l’incontro via Twitter e poi con mail private abbiamo stabilito di incontrarci. Non ero sorpreso, sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati ed ero contento di vederla. Mi parlava di un film italiano al quale lei voleva che partecipassi. Ricordo però che mi sentivo un pò strano. Asia continuava a inviarmi delle foto e dei bigliettini che scriveva nella sua stanza di hotel. Per me c’è sempre stata una barriera culturale, non sapevo se il suo atteggiamento fosse una maniera di mostrare affetto e quindi non sapevo cosa aspettarmi. Per me era come incontrare un’amica”. 

Leggi tutte le nostre notizie di viaggi, cronaca, attualità e curiosità anche su Google News

Impostazioni privacy