Nicky Hayden, la famiglia chiede risarcimento record di 6 milioni di euro

Nicky Hayden, la famiglia chiede risarcimento record di 6 milioni di euro
(Getty images)

Giunge oggi la notizia che la famiglia di Nicky Hayden chiederà 6 milioni di euro di risarcimento nel processo per omicidio stradale ai danni dell’uomo che ha investito il campione statunitense.

Il 17 maggio 2017 il campione di motociclismo Nicky Hayden (vincitore del titolo iridato della Moto Gp nel 2006) veniva investito a Misano Adriatico mentre girava in bicicletta. L’urto con l’auto è stato talmente violento da causare un grave trauma cerebrale che ha mandato il pilota della Moto Gp in coma, cinque giorni dopo Hayden è deceduto. Nel corso di questo anno abbondante di investigazioni sono state depositate in tribunale 3 diverse perizie, una della procura, una della famiglia del pilota e l’altra degli avvocati della difesa, ed il prossimo 10 ottobre spetterà al Tribunale di Rimini stabilire se il 31enne alla guida dell’auto sia colpevole di omicidio stradale o meno. In queste ore ‘Il Resto del Carlino’ ha condiviso la decisione della famiglia del pilota di chiedere un risarcimento record di 6 milioni di euro all’uomo che quel giorno lo ha investito.

Nicky Hayden, la difesa rifiuta il rito abbreviato

In un primo momento i legali della difesa della parte civile hanno rifiutato il processo per rito abbreviato riservandosi, probabilmente un’azione civile. Gli atti del processo, comprese tutte e tre le perizie sull’incidente, rimangono valide e verranno analizzate dal giudice nel corso del processo. Tra queste esiste una differenza di fondo sulla colpa: se la  velocità a cui viaggiava l’automobilista prima dello scontro con il campione statunitense è un dato comune (72 chilometri orari, 22 oltre il limite consentito), la perizia della Procura stabilisce che questo ha impedito all’automobilista di evitare Hayden, mentre quella della difesa addossa la colpa dell’incidente al campione statunitense poiché non ha rispettato lo stop, sostenendo che anche se il mezzo avesse viaggiato al di sotto del limite di velocità, l’impatto sarebbe stato inevitabile.

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