Christian Vieri sposa il progetto di charity con la Heal Onlus. Elena Santarelli gli dedica un post su Instagram e lo ringrazia
La scorsa estate Christian Vieri aveva pubblicato su Instagram tantissime storie dedicate al beach soccer. L’ex calciatore si diverta a giocare a Formentera e a sfidare le persone presenti in lunghissime partite sulla sabbia. Quest’anno ha deciso di fare le cose in grande ed ha organizzato la Bobo Summer Cup, un torneo di beach soccer itinerante in giro per l’Italia. Iniziato per gioco, Christian Vieri ha deciso di utilizzare la Bobo Summer Cup per scopi benefici e sposare così un progetto di charity con la Heal Onlus. Ad annunciarlo è stata Elena Santarelli, moglie di Bernardo Corradi grande amico di Vieri, che attraverso un post su Instagram ha raccontato l’obiettivo di questa associazione. Un tema molto importante per la showgirl visto che al figlio Giacomo è stato riscontrato un tumore cerebrale.
La decisione di Christian Vieri per il figlio di Elena Santarelli
“Chi conosce bene Bobo Vieri come la nostra famiglia ,sa quanto sia grande la sua sensibilità ed il suo amore per i bambini. È stata infatti una sua iniziativa collaborare con Heal e schierarsi al suo fianco. Noi ne siamo orgogliosi. A nostro figlio è stato diagnosticato un tumore cerebrale il 30 novembre e da quel giorno fiduciosi combattiamo per lui e con lui insieme a tanti altri bambini. Così come lo è stato per noi, il profilo di metilazione è importante per la maggior parte dei bambini colpiti da tumore cerebrale. Io e mio marito saremo presenti il 12 agosto alla tappa finale della Bobo Summer Cup per contribuire alla riuscita di questo evento fantastico”. Questo il messaggio pubblicato da Elena Santarelli. Per ogni tappa della Bobo Summer Cup, verrà organizzata una cena di gala il cui ricavato andrà completamente devoluto al progetto Heal. Si tratta di un’associazione che sostiene il profilo di metilazione dei tumori cerebrali, una sorta di carta d’identità del tumore che è in grado di dare le informazioni più importanti: origine del tumore, classificazione istologica e alterazioni molecolari. In questo modo è possibile comprendere l’aggressività, le informazioni prognostiche alle famiglie e individuare la terapia più adatta.
