Quatto Ristoranti, proprietario della Gourmetteria denuncia Alessandro Borghese

Quatto Ristoranti, proprietario della Gourmetteria denuncia Alessandro Borghese
(Web)

Quattro Ristoranti, proprietario del locale padovano ‘Guormetteria’  voleva denunciare Alessandro Borghese dopo la messa in onda della puntata, salvo poi ripensarci per clausole contrattuali.

Dopo aver visto la puntata di ‘Quattro Ristoranti‘ in cui veniva mostrato il suo locale tra i quattro concorrenti del miglior ristorante con bar di Padova, il proprietario della ‘Gourmetteria’, Daniele Bovolato ha ritenuto di aver subito un grave danno di immagine ed ha interpellato i legali per capire come agire contro la produzione e contro lo stesso Alessandro Borghese. Nella puntata in questione, registrata a metà giugno scorso e andata in onda pochi giorni fa, la ‘Gourmetteria‘ è finita all’ultimo posto dietro ai locali ‘Gineria Gourmet’, ‘Antonio Ferrari. Storie di cibo e vino’ e ‘Radici. Terra e Gusto’ con quest’ultimo che ha vinto la competizione e si è assicurato il premio in denaro.

Il motivo dell’azione legale non è dovuto all’esito della competizione, anche perché il giudizio di altri non è passibile di denuncia se non lesivo della dignità, ma appunto la rappresentazione del locale uscita in base al montaggio della puntata, Bovolato infatti ha spiegato: “Volevo semplicemente far conoscere a tutti lo spirito che mi ha portato ad aprire un posto come la Gourmetteria. Ma l’immagine che ne è uscita dal programma non corrisponde assolutamente alla realtà”.

Quattro Ristoranti: la risposta della produzione al proprietario scontento

La risposta della produzione alle lamentele del ristoratore scontento non si è fatta attendere. Fabrizio Ievolella, amministratore delegato dell’azienda che produce il programma con Alessandro Borghese, ha risposto a Bovolato: “Siamo giunti alla quinta edizione di 4 ristoranti il cui successo è dovuto anche al fatto che, nella realizzazione di ciascuna puntata, a tutti i ristoratori protagonisti è lasciata la totale libertà di esprimersi e di far emergere la propria personalità e professionalità come meglio essi ritengano e di formulare liberamente i propri giudizi”.

L’AD fa notare insomma che la struttura del programma è basata proprio sul giudizio degli altri e che accettare questi è alla base della partecipazione al programma, quindi sull’ipotesi di una variazione del programma in base alla minaccia del ricorso ai legali: “Se i giudizi degli altri partecipanti e l’esito della puntata hanno urtato la sensibilità di Daniele Bovolato ne siamo dispiaciuti, ma fa parte del gioco, e respingiamo categoricamente il fatto che il signor Bovolato ci avrebbe indotto a tagliare alcune scene considerate da lui inopportune a seguito di un incontro con il suo legale”.

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