
Il cantante americano Michael Bublé parla del periodo in cui suo figlio Noah ha lottato contro un tumore, spiegando di aver sofferto le pene dell’inferno.
Adesso che il peggio sembra passato e che il figlio Noah (4 anni) sta meglio, Michael Bublé torna a parlare di se e di quel periodo che gli ha fatto pensare di abbandonare la musica per sempre. L’artista non riesce a dimenticare il dolore provato quando ha scoperto la malattia del figlio, né l’angoscia provata nel momento in cui questo si è dovuto sottoporre alle cure senza sapere quale sarebbe stato l’esito di quel percorso: “Sono stato all’inferno – racconta Michael – Non parlo molto di tutta la vicenda, nemmeno ai miei amici, perché mi fa troppo male”.
Michael Bublé confessa: “Ho pensato di lasciare la musica per sempre”
In una recente intervista concessa al ‘Herald Sun‘, Bublè dice del figlio e del dramma che ha vissuto: “Noah è mio figlio, è un supereroe e non ha bisogno di rivivere in continuazione quello che ha passato”, quindi torna a parlare delle sensazioni provate in quel periodo: “Ma io sono stato all’inferno. Anzi, forse l’inferno è un bel posto rispetto a quello che abbiamo dovuto affrontare” ed aggiunge: “Ho davvero pensato di lasciare la musica per sempre, ciò che conta è la famiglia e la salute dei miei figli è la priorità. Ogni cosa che riguarda la mia famiglia è semplicemente la priorità”.
Per fortuna tutto sembra essersi concluso per il meglio ed anche se il quadro clinico del piccolo è sotto costante osservazione, pare che il bambino si sia ripreso totalmente e possa tornare a vivere serenamente. Michael dal canto suo è tornato in tour con uno spirito rinnovato ed è sicuro che questa esperienza gli sia servita per ritrovare un amore che da qualche tempo era sbiadito, quello per la musica: “Questa vicenda mi ha permesso anche di avere la possibilità di innamorarmi di nuovo della musica, sono tornato a occuparmi di ciò per cui sono fatto”.