Mostro di Firenze, il racconto horror del “piccolo” Natalino Mele

Mostro di Firenze
Natalino Mele (screenshot Quarto Grado)

Parla Natalino Mele, l’unico sopravvissuto al Mostro di Firenze: all’epoca aveva solo 6 anni: “Dormivo in macchina”

Un racconto agghiacciante di quello che è probabilmente l’unico sopravvissuto al Mostro di Firenze. Natalino Mele si confessa a ‘Quarto Grado’ e rivive quei momenti terribili del 1968, ormai 50 anni fa, quando ci fu il primo omicidio di quello che poi, dopo svariati decenni di indagini, si scoprì essere Pietro Pacciani con i suoi famosi “compagni di merende”. All’epoca Natalino aveva soltanto 6 anni e dormiva sul sedile posteriore dell’Alfa Romeo Giulietta dove furono uccisi Barbara Locci e Antonio Lo Bianco, le prime due vittime del Mostro, uccise dalla celeberrima Beretta Calibro 22. “La vidi con la testa in quel modo, la chiamavo e non mi rispondeva, quindi cominciai a piangere – racconta Mele – Io dormivo, inizialmente non mi accorsi di nulla, non capii subito”. Quando gli si chiede se abbia mai visto in faccia il serial killer Natalino Mele risponde: “Io in quel momento dormivo, ma sa quante volte ci ho pensato? Negli interrogatori successivi mi chiesero anche se riuscissi a tracciare un identikit del serial killer, ma è sempre rimasto nascosto nella mia mente”. Un racconto terribile di un uomo (adesso ormai 56enne) che ha visto uccidere sua madre a sangue freddo.

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Mostro di Firenze, l’omicidio di Barbara Locci e Antonio Lo Bianco

Mostro di Firenze
Natalino Mele (screenshot Quarto Grado)

Quello che racconta Natalino Mele è il primo omicidio certificato del Mostro di Firenze, avvenuto la notte del 21 agosto 1968. All’interno di una Alfa Romeo Giulietta bianca parcheggiata presso una strada sterrata vicino al cimitero di Signa, furono trovati i cadaveri di Antonio Lo Bianco e Barbara Locci. I due erano amanti: Barbara Locci, 32 anni, era sposata con Stefano Mele, un manovale sardo emigrato in Toscana qualche anno prima, mentre il 29enne Lo Bianco era un muratore siciliano. Aveva una moglie e tre figli. L’aggressione avvenne intorno alla mezzanotte, mentre i due sono intenti in preliminari amorosi. Natalino Mele, 6 anni, dormiva nel sedile posteriore. Sua madre e il suo amante furono freddati con 4 colpi a testa di una Beretta Calibro 22, con proiettili con una H incisa sopra. Un omicidio che poi sarà “assegnato” al Mostro di Firenze.

 

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