Estate 2018, Paesi sconsigliati dalla Farnesina: dove non andare

Los Roques, Venezuela (Tucanrecords, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Le raccomandazioni della Farnesina sui Paesi più pericolosi del mondo. Dove è meglio non andare in vacanza per l’estate 2018

Se state spulciando internet alla ricerca del luogo giusto dove andare in vacanza, confrontando prezzi e recensioni, vale la pena anche leggere le raccomandazioni della Farnesina, ossia del nostro Ministero degli Esteri, sulle condizioni di sicurezza dei Paesi nel mondo. Condizioni che spesso portano gli esperti a sconsigliarci quella meta.

Sul sito viaggiaresicuri.it della Farnesina trovate gli avvisi in tempo reale e una scheda per ogni Paese del mondo con una sezione sulla sicurezza, la profilassi sanitaria, i recapiti delle nostre ambasciate o consolati. Numeri che sarebbe bene avere con sé quando vi recate all’estero.

I Paesi sconsigliati dalla Farnesina per l’estate 2018

Prima di partire vi consigliamo di dare uno sguardo al sito della Farnesina per poter essere aggiornati in tempo reale di eventuali cambiamenti o avvisi. Un vulcano che esplode o un’instabilità politica che sfocia in una rivolta possono infatti mettere a repentaglio la vostra sicurezza. In alcuni Paesi è meglio non andare, in altri bisogna prestare attenzione.

VENEZUELA – La Farnesina consiglia di posticipare a momenti più tranquilli il vostro viaggio in Venezuela. La situazione politica infatti è molto precaria. I turisti sono un bersaglio della criminalità con rapine a mano armata e sequestri a fini di estorsione. Tentativi di estorsione ai danni di turisti si sono registrati anche da persone vestite con uniformi di forze pubbliche.

EGITTO – Ad esclusione dei resort sul Mar Rosso, la Farnesina invita a non recarsi in altre zone dell’ Egitto. Se infatti le località di Sharm El-Sheik e tutte zone turistiche del mar rosso, dell’Alto Egitto e del Mar Mediterraneo, sono considerate fuori pericolo – sebbene bisogna tenere elevata la soglia di attenzione – altre zone sono da evitare.

CAMBOGIA – C’è una certa stabilità interna da 3 anni a questa aprte, ma l’arresto lo scorso settembre del leader dell’opposizione ha creato un deterioramento della situazione politica. Nella capitale Phnom Penh è bene tenersi lontani da ogni tipo di manifestazione o assembramento che potrebbe degenerare in episodi di violenza.

TUNISIA – Come tutti i Paesi anche la Tunisia condivide con il resto del mondo il pericolo del terrorismo, ma qui lo stato di emergenza decretato nel 2015 è stato prorogato fino al 12 settembre 2018. Le autorità tunisine hanno adottato nuove misure antiterroristiche e sono molti i presidi di sicurezza ed i posti di blocco. Si raccomanda però la massima prudenza.

KENYA – La situazione politica e le tensioni sociali sfociano spesso in manifestazioni violente. Inoltre nelle città più importanti come Nairobi e Mombasa la criminalità è molto elevata con rapine a mano armata contro turisti e kenioti. Si raccomanda quindi la massima prudenza ad evitare assembramenti e di muoversi da soli.

 

 

 

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